autrice giovane brindisina
Foto del cimitero di Brindisi in mostra a biennale di Pechino
BRINDISI - Nancy Motta, una giovane brindisina che dal 1992 ha iniziato la sua professione di fotografa con particolare attenzione alla foto teatrale ed al reportage ed ha collaborato con numerosi quotidiani tra cui il Corriere della Sera, La Repubblica, L’Unità, Panorama, Famiglia Cristiana, è stata stata candidata a partecipare alla Sesta Biennale Internazionale di Fotografia che si terrà il 10 novembre a Jinan, vicino Pechino.
La sezione autori stranieri è stata curata da Alfred Mirashi e il nome di Motta - informa una nota - è stato segnalato da Massimo Guastella, professore di Storia dell’Arte contemporanea presso l’università del Salento.
Per la selezione Motta ha scelto 12 fotografie tratte da diversi reportage realizzati negli ultimi 12 anni. Nella scelta la fotografa ha ricostruito un mini racconto dividendo gli scatti in tre gruppi 'elementi, umani, luoghì. Non avendo avuto dal curatore alcuna indicazione sul tema, ha pensato di seguire un racconto tematico anche per le restrizioni indicate dagli organizzatori: niente nudi o scatti erotici, nessuna denuncia ambientale o temi di carattere politico (ad esempio foto del Tibet, repressione di minoranze etniche nei vari Stati).
E’ stata selezionata per una foto scattata nel cimitero di Brindisi, il 2 novembre 2011. «Quel giorno - scrive Motta - vagando verso l’uscita sovrappensiero, vedo con con la coda dell’occhio uno scorcio che mi attrae: nello stretto spazio fra due cappelle gentilizie si apre alla vista un campo di sepolture a terra. Fotografo prima ancora di soffermarmi a guardare, rapita da quell'atmosfera di cura in un tempo dilatato. Inquadro, scatto e mi allontano per non turbare quell'armonia. Ho riguardato quella foto a distanza di tempo e, sì, mi piace molto e mi racconta, ho la passione dei cimiteri da sempre».