In via San Severo
Irrompono in un bar e sparano morto 21enne, un giovane ferito
FOGGIA - Sono ancora molto gravi ma stabili le condizioni di Roberto Bruno, il ragazzo di 21 anni ferito ieri in un agguato compiuto in un bar a Foggi durante il quale è stato ucciso un suo amico e coetaneo, Roberto Tizzano.
Bruno è stato ferito all’addome e in altre parti del corpo ed è attualmente ricoverato in prognosi riservata presso gli Ospedali Riuniti di Foggia. Nel corso della notte i carabinieri hanno ascoltato conoscenti e familiari dei due giovani ma al momento non sarebbero emersi elementi importanti per le indagini. Sono state fatte perquisizioni ed effettuati alcuni stub. I militari stanno anche visionando i video di tre telecamere di videosorveglianza che si trovano nella zona, con la speranza che possano esserci elementi per individuare i due killer.
Il fatto di sangue è accaduto a Foggia nel bar 'H24', in via San Severo, non lontano dal centro storico della città. La vittima, Roberto Tizzano, non aveva precedenti penali, l’altro giovane, Roberto Bruno, sì. I killer avevano i volti coperti ed erano armati con un fucile ed una pistola. Si sono diretti con decisione verso i loro obiettivi, noncuranti della presenza di altre persone, e hanno aperto il fuoco sparando più volte. Quando si sono accorti di quanto stava per accadere, i due giovani hanno cercato di ripararsi dietro il bancone del bar, ma inutilmente. Tizzano è stato raggiunto dai colpi alle gambe, alle braccia e al torace, e anche l’altro ha ferite in varie parti del corpo.
Al momento gli investigatori non si sbilanciano sul movente dell’agguato che però, per le sue modalità, sembrerebbe da ricondurre agli scontri in atto tra diversi gruppi criminali locali. Secondo indiscrezioni, infatti, i due giovani sarebbero ritenuti dagli investigatori vicini ad uno dei clan malavitosi operanti in città, quello che fa capo alle famiglie Moretti-Pellegrino-Lanza, che è in conflitto diretto con il clan dei Sinesi-Francavilla. Uno scontro che non ha risparmiato anche di recente scontri sanguinosi: lo scorso 6 settembre, il presunto capo clan, Roberto Sinesi, di 54 anni, fu ferito in un agguato mentre viaggiava in auto alla periferia di Foggia con sua figlia e il nipotino di 4 anni. La donna rimase illesa, mentre nonno e nipote furono raggiunti da proiettili, l’uno alla schiena e l’altro ad una scapola, ma feriti in modo non grave. Solo tre giorni dopo, mentre era ancora in ospedale, Sinesi fu arrestato con altre persone nell’ambito di una inchiesta su estorsioni ad autotrasportatori locali.
In queste ore i carabinieri stanno interrogando le persone che erano nel bar al momento della sparatoria e persone dell’ambiente frequentato dai due giovani. Elementi utili all’indagine potrebbero emergere dai filmati delle telecamere di video sorveglianza che si trovano nel bar e in alcuni negozi vicini.