Invasione di mosche nel Brindisino. Allarme tra residenti per la salute

BRINDISI - Che sia quello in corso il periodo di massima proliferazione delle mosche è un fatto ormai risaputo. Del resto, è proprio settembre il mese durante il quale tali insetti arrivano a "molestare " in massa chiunque capiti sotto il loro tiro. Ma a tutto, evidentemente, c'è un limite. E tale limite, le mosche, lo hanno abbondantemente superato in contrada Colombo a Serranova, dove i residenti - esasperati ben oltre ogni... umana decenza - hanno deciso di fare qualcosa, non solo rendendo pubblico il proprio disagio, ma anche attivandosi presso gli organismi competenti, affinchè si appronti un tempestivo rimedio.

«Il problema di fondo - affermano - è che il numero di mosche, negli ultimi 15-20 giorni, è aumentato a dismisura e ciò non dipende certo, come qualcuno frettolosamente dice, dalla siccità o dal gran caldo, quanto piuttosto dalla presumibile presenza, in un terreno privato della contrada stessa, di una ingente quantità di letame di galline che, inesorabilmente, attira in zona un vero e proprio esercito di mosche». «La conseguenza di ciò - proseguono - è che tutti noi residenti siamo praticamente impossibilitati ad aprire le finestre e a mangiare all'aperto e anche a prendere le opportune cautele e gli accorgimenti del caso (zanzariere, porte chiuse e tende esterne) non serve a nulla (così come non è servito a nulla il ricorso ad alcuni insetticidi) in quanto, non si sa come, tali insetti riescono ugualmente ad aprirsi un varco e ad entrare nelle ville, creando fastidi e disagi in misura indicibile».

Sotto quest'aspetto, fra l'altro, la contrada Colombo è recidiva, in quanto un analogo problema si verificò (nello stesso periodo) tre anni fa e sempre, a quanto pare, per lo stesso motivo (anche se il terreno "incriminato" era un altro, sebbene posto nelle immediate vicinanze). Che fare allora? «Abbiamo già provato a contattare l'Arpa di Brindisi - concludono i malcapitati residenti - senza però riuscire a parlare con il funzionario competente. Proveremo a farlo anche nei giorni a seguire, così come è nostra ferma intenzione contattare i Carabinieri (e, in particolare, il nucleo competente in materia) affinchè, l'uno o al'altro organismo, faccia qualcosa di concreto per risolvere questo nostro grosso problema. Credeteci, questa situazione una cosa è dirla, altra è viverla di persona e noi, francamente, siamo ormai stufi di dover convivere obbligatoriamente con questa fastidiosa (e massiccia) presenza». Un problema decisamente fastidioso (per non dire altro) che ha creato non pochi problemi nella frazione balneare dove - peraltro - altre questioni sono in piedi sempre sotto il profilo igienico e sanitario. La speranza è che si ponga quanto prima fine alla vicenda.

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