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L'omaggio a Mister Volare
In 15mila sotto la pioggia

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

L'omaggio a Mister VolareIn 15mila sotto la pioggia

Domenica 07 Agosto 2016, 13:29

20:24

Chissà se Mister Volare avrebbe condiviso alcune dichiarazioni 'patriottichè degli artisti che ieri sera sul palco di 'Meraviglioso Modugnò, a Polignano a Mare (Bari), hanno cantato i suoi successi davanti ai 15mila che non si sono fatti scoraggiare dalla pioggia che ha dato tregua solo all’ultimo minuto. Dolcenera, Morgan, Enrico Ruggeri, Francesca Michielin, Caccamo e Giò Sada sono solo alcuni dei musicisti che hanno celebrato il mito, aprendo però due riflessioni differenti sulla sua eredità musicale.

Per Ruggeri, infatti, cantare Modugno significa «difendere la nostra identità culturale alla quale per troppo buonismo stiamo rinunciando». Parole che nel back stage suonano più forti delle note di 'Amara terra mià e 'Scioscia Popolò che Ermal Meta e Mama Marjas con l’Orchestra di piazza Vittorio interpretano a pochi passi. L’orrore della guerra o lo strazio di dover lasciare la propria terra sono cantati da due giovani che ricordano i temi di questa edizione di 'Meraviglioso Modugnò: il mare e il suo ruolo nel fenomeno dell’immigrazione. Aspetti che centra appieno un altro giovane talento: Giò Sada con le sue impeccabili interpretazioni di 'L'avventurà e 'Iò. Un brano, quest’ultimo, che canta anche nella versione inglese di Elvis, 'Ask mè. Sada sul palco ricorda il senso di queste canzoni: "Anche chi nasce in un posto dove non ci sono molte opportunità deve avere la possibilità di potercela fare».

Nella città natale di Mister Volare, Sada ricorda il suo nuovo singolo che uscirà a il 2 settembre: si chiama 'Volando al contrariò perché, dice, "così si ritorna alle proprie radici». Saranno queste che Caccamo intende difendere quando dice che «oggi dovremmo riscoprire il senso patriottico di appartenenza alla musica italiana». Trovando d’accordo anche Dolcenera secondo la quale "è tutto un problema culturale». La cantautrice salentina, che ha reinterpetato 'Cosa sono le nuvolè e 'Tu si na cosa grandè, è stata anche protagonista di un romantico duetto con Morgan: "Abbiamo scelto poco fa di cantare insieme 'Resta cùmmè», hanno raccontato, «mentre eravamo nel camerino bagnato e cercavamo di accendere un phon».

E’ quando torna sul palco un’altra giovane promessa della musica italiana che il tema del mare torna in tutto il suo fascino: Francesca Michielin canta 'Notte di luna calantè, un brano contenuto nel vinile che le ha regalato suo padre, ricorda Francesca, e con cui si è scattata una foto davanti alla statua di Modugno appena giunta a Polignano.
L’impressione dalla terra di Modugno è che nell’epoca dei social che abbattono i confini, siano soprattutto i più giovani ad aver riscoperto l’unicità di Modugno: mescolare generi, lingue e linguaggi, senza attribuire patria alcuna alla sua musica e neppure alle persone.

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