la storia

Riscatto e integrazione con le scarpe da running

Marina Dimattia

di MARINA DIMATTIA

GRAVINA - Integrati in tutto. Dalle tradizioni sportive ai costumi. L’ospitalità che il nuovo paese può concedere agli immigrati suona come una ricompensa all’addio doloroso dalla propria terra. Accade, alle volte. A dar voce ad una storia di piena accoglienza, è Ahmed Tunji, 22 anni, nigeriano di nascita e murgiano di adozione. Raccolto nelle acque libiche e sbarcato a settembre in Italia, è ospite del Centro di accoglienza straordinaria di Poggiorsini.
L’italiano ancora frammentario, la famiglia lontana e un forte desiderio di riscatto. Giorno dopo giorno e quasi per caso i mediatori culturali del centro hanno stanato il suo vero talento. Forza ed energia nei quadricipiti. Una molla in compressione in grado di macinare chilometri anche in competizioni ambiziose.

E allora, perché non considerarlo un valido podista per la quinta edizione del «Trail delle 5 Querce»? Un arduo percorso di 28 chilometri in programma domenica con raduno nel quartiere fieristico della città del grano e del vino, partenza dai sentieri del bosco «Difesa Grande» e arrivo al parco archeologico di Gravina. Un coro di sì, capeggiato dalla voce dello stesso 22enne sta provando a consegnare agli archivi una bella storia di integrazione.
Unico intoppo: abbigliamento in guardaroba non pertinente. È in quel momento che è scattata una maratona di solidarietà per fornire al ragazzo il materiale tecnico necessario e pagare l’iscrizione alla prima gara sportiva della sua vita. E così, domenica, equipaggiato con non mai, Ahmed concorrerà nella sfida podistica outdoor più affascinante del Sud, affrontando altri mille atleti in unas gara all’insegna della natura e dell’avventura.

Il Trail running, specialità della corsa a piedi che si svolge in ambiente green e caratterizzata da percorsi lunghi e da dislivelli importanti, ha tra i suoi valori etici specifici l’autenticità; il trail è praticato in armonia con la natura, tra semplicità, convivialità e rispetto dell’ambiente. Dall’amore per il proprio territorio e per questa disciplina, nel 2010 un gruppo di amici dell’associazione «Gravina Festina Lente», ha messo su la competizione tutta murgiana, con l’obiettivo di far conoscere in Puglia e nel Mezzogiorno questa nuova disciplina, favorendo del resto anche la promozione del territorio.
A raccolta quest’anno non solo runners pugliesi e lucani, ma anche gruppi numerosi provenienti da Abruzzo, Lazio e Campania, e iscritti da Torino, Belluno e La Spezia. Un’esperienza talmente emozionante da coinvolgere, per la prima volta, un gruppo di atleti sordomuti.

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