Super Foggia in decollo si giocherà la B col Pisa Lecce esce a testa alta
FOGGIA - Senza storia. Nel doppio confronto il Foggia di De Zerbi legittima la conquista della finale per la serie B: 3-2 al Via del Mare, 2-1 allo Zaccheria. Il Lecce esce a testa alta, ma i rossoneri hanno meritato: per qualità del gioco, prima di tutto, contrapposta ad una eccellente consistenza tecnico tattica della formazione di Braglia.
Le firme del successo nella notte a secco del capocannoniere Iemmello le firmano Riverola (splendido tiro dai 25 metri) e Sarno (pronto a farsi trovare su assist di Chiricò). Per i salentini va in gol Caturano. Troppo poco. Passano i ragazzi di De Zerbi che adesso si giocano la finalissima contro il Pisa di Gattuso in un doppio confronto, domenica all’ombra della torre ed il 12 giugno allo Zaccheria.
Il Foggia gioca con la formazione annunciata e non potrebbe essere altrimenti perché De Zerbi ha gli uomini contati per via della lunga teoria di infortuni che ha caratterizzato la stagione dei rossoneri: restano fuori Gigliotti, Lanzaro, Agostinone e Viola. In extremis recuperato Angelo, che va però in panchina.
Il Lecce di Braglia è nella formazione annunciata ma con un modulo diverso rispetto al match di andata. Il tecnico toscano schiera Moscardelli e Caturano in attacco sostenuti dagli esterni Surraco e Doumbia pronti tuttavia a dare una mano a centrocampo a Papini e Salvi.
Si gioca in un'atmosfera straordinaria, con 17 mila spettatori allo Zaccheria, almeno diecimila in piazza Cavour a Foggia davanti al maxischermo e qualche centinaia di migliaia incollati alla tv per la diretta Rai.
Sfida che vale l'accesso alla finale per la serie B, per di più è un derby di Puglia. E' il Foggia che fa la partita. La squadra sviluppa geometrie a volte imprendibili per la formazione di Braglia che nel corso della gara sbanda e non poco di fronte alle accelerazioni dei padroni di casa. E' apprezzabile però lo spirito di sacrificio dei salentini che si confermano squadra compatta.
Nella prima frazione è Perucchini a tenere in vita il Lecce con una straordinaria deviazione in angolo su conclusione ravvicinata di Di Chiara al 18'. Al 25' ci prova Sarno con un tiro a giro che finisce di poco a lato. Il Foggia c'è, ma il Lecce non demorde. Moscardelli (27') su punizione mette i brividi a Narciso. Sul rovesciamento di fronte per ben due volte Riverola (31') cerca inutilmente il gol e due minuti dopo Agnelli, lanciato dal solito Riverola, si fa anticipare sotto misura dall'attento Perucchini. Il Lecce non ci sta, si capisce che vuole evitare il gol, ma per restare in corsa deve graffiare: al 35' i salentini hanno l'occasionissima della prima frazione con Dombia che tira alto da buona posizione dopo un mezzo pasticcio della retroguardia foggiana.
Ti aspetti il Lecce ed invece nella ripresa il Foggia accelera, sblocca il risultato, lo mette al sicuro e gioca al gatto col topo. Inevitabile. Passa il turno il Foggia che, dopo sette anni, torna a giocarsi l’accesso alla B.
Filippo Santigliano