Riguarda centinaia di persone
Regione Puglia, al via vertice di maggioranza su precari
BARI - Non sarà «la politica ma la legge» a dirimere la questione che riguarda l’assunzione di personale della Regione Puglia, e che sta mettendo gli uni contro gli altri i circa 400 precari con più di 36 mesi di anzianità, che chiedono di essere assunti in base a una legge regionale del 2014; e i vincitori (200) e idonei (circa 400) del 'concorsonè Ripam bandito dalla Regione nello stesso anno, per l’assunzione di 200 funzionari. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine di un vertice di maggioranza sul tema, che si è tenuto in presidenza, mentre all’esterno era in corso una protesta dei precari.
C'è «un unico punto di certezza giuridico - ha spiegato Emiliano - il dovere dell’amministrazione di assumere il più velocemente possibile e nel maggior numero possibile i vincitori del concorso Ripam». «Tutto il resto - ha evidenziato - è nella mani del capo del personale che dovrà, sulla base delle esigenze e delle sue valutazioni giuridiche, stabilire quali delle due categorie, gli idonei e i precari, abbiano una preminenza».
Alle proteste dei circa 400 precari dell’ente si aggiungono anche quelle dei precari delle Agenzie regionali, 180 solo all’Arpa, che chiedono di avere precedenza nell’assunzione, ma una sentenza della Consulta ha escluso la possibilità di estendere a loro la legge regionale per la stabilizzazione.
Emiliano ribadisce che «ferma restando l’attenzione di tutti i consiglieri regionali e della giunta verso le aspettative di lavoro», la politica «sulle procedure di assunzione non può intervenire direttamente». E rileva che si tratta di «una vicenda drammatica che ci siamo trovati a dover gestire, assieme a tante altre, in maniera diversa rispetto a quanto avviene in qualunque altra regione». «Non esiste nessuna legge in Italia - conclude - che obblighi, tra virgolette, a creare una distinzione tra chi vince un concorso e chi ha una aspettativa alla stabilizzazione. Però sono abituato a queste particolari situazioni pugliesi che dovrò affrontare cercando di comporre gli interessi in campo. Non vedo alternative».
«Anche il sindacato è chiamato a un lavoro di tutela di tutti i lavoratori già con un contratto, sia di quelli potenziali. Ci vuole grande equilibrio e grande equidistanza perchè il diritto al lavoro riguarda sia chi già lavora, sia chi non ha avuto ancora la fortuna di sottoscrivere un contratto», ha poi detto Emiliano.
La questione riguarda il conflitto tra le richieste di stabilizzazione dei circa 400 precari dell’ente, ai quali si aggiungono quelli delle Agenzie regionali, e l’assunzione dei vincitori (200) e degli idonei (400) del cosiddetto 'concorsonè Ripam bandito nel 2014 per l’assunzione di 200 funzionari. Il vertice si è svolto mentre all’esterno del palazzo era in corso una manifestazione di protesta dei precari che chiedono appunto di essere stabilizzati prima dell’assunzione dei vincitori del concorso.
Emiliano ha spiegato che «gli idonei ricordano anche al sindacato che la loro graduatoria ha un termine (ottobre 2018, ndr). Viceversa i precari hanno diritto a proseguire il lavoro con contratti a tempo determinato fino a che non cessano le esigenze della pubblica amministrazione». Il presidente della Regione ha sottolineato che «i tempi sono dati dagli spazi finanziari e dalle procedure di assunzione in corso: completate le procedure che riguardano il passaggio del personale delle Province, cominceremo l’assunzione dei vincitori di concorso. E poi se residuano spazi assunzionali passeremo a stabilire in che modo completare gli organici vacanti».
ù«La scelta tra idonei e precari ha natura giuridica - ha precisato - e riguarda la burocrazia della Regione. Un eventuale indirizzo da parte del Consiglio regionale è utile, ma non può travalicare la questione giuridica». «I precari che negli anni sono stati accumulati dalla Regione e ai quali bisognerà dare una risposta - ha aggiunto - e quelli idonei al concorso Ripam, cioè i non vincitori, rappresentano due situazioni complesse da coniugare sulle quali è evidente che buttare benzina per far beccare gli uni contro gli altri mi pare una operazione assolutamente sbagliata».