«Mani d'oro» dispensa fortuna Cliente gratta il ticket e vince mezzo milione di euro
LECCE - Quelle mani dovrebbe brevettarle. Hanno fatto felici centinaia di leccesi. E non si contano le vincite «distribuite» in città e in provincia. L’ultima, da sogno, è arrivata nei giorni scorsi: 500mila euro. Tonino «mani d’oro», al secolo Antonio Caputo, ha colpito ancora. Ieri mattina alle 9.30 un uomo sulla cinquantina si è recato in Piazza Sant’Oronzo, in quel «polo d’attrazione» che sorge sotto i portici. Gli ha consegnato una busta bianca, con su scritto «contiene una bomba» ed è andato via.
«Quando ho aperto la busta ho visto questa fotocopia - racconta Tonino - Sono contento per chi ha vinto, anche se non so assolutamente chi sia». L’unica traccia lasciata dal fortunato vincitore è la propria calligrafia. Sotto la copia fotostatica del biglietto vincente, si legge la dedica: «Mi hai portato fortuna, grazie». Sintetico e spontaneo. La linea è di una persona di una certa età, almeno a giudicare dalla «M» maiuscola o dalla «p». Nessun altro «indizio», tranne il modo in cui ha grattato il tagliando: prima tutti i numeri, senza scoprire la vincita. Poi anche sotto al numero magico: l’8.
Per Tonino è quasi ordinaria amministrazione. In 55 anni, ha arricchito chissà quante persone. Davanti al suo chioschetto, in alcuni momenti della giornata, in particolare nei fine settimana, si formano code interminabili. «Vengono qui da tutta Lecce e anche dalla provincia» dice. «Invidia per chi vince? Il mio compito è vendere i biglietti della lotteria. E basta. Piuttosto sono felice per loro. Certo, raramente ho conosciuto questi fortunati di persona. Solo un paio di volte».
Dovesse tappezzare il suo chioschetto con le fotocopie dei biglietti vincenti, come spesso accade nelle ricevitorie, non gli basterebbe l’intero porticato sotto cui lavora da oltre mezzo secolo: «Non ho mai fatto il conto, ma credo di aver venduto biglietti per diversi milioni di euro». Il primo colpo fu del 1969: primo e secondo premio della Lotteria Italia e terzo premio di consolazione. Su Lecce piovvero 300 milioni di lire.
Quanto a «Gratta e vinci», questa è la seconda volta che strappa un tagliando da 500mila euro. «Ho perso il conto, invece, sui premi da 500, 1.000 o 10.000 euro» aggiunge. Al fortunato che incasserà mezzo milione di euro, ora non resta che recarsi al Banco di Napoli (la cui filiale, ironia della sorte, sorge proprio di fronte a Tonino) per incassare l’intera vincita, senza provvigioni in virtù di un accordo con Lottomatica. Ha fatto così anche il leccese che ha vinto, qualche giorno fa, 2 milioni di euro grattando un biglietto acquistato in stazione. [s.lop.]
«Quando ho aperto la busta ho visto questa fotocopia - racconta Tonino - Sono contento per chi ha vinto, anche se non so assolutamente chi sia». L’unica traccia lasciata dal fortunato vincitore è la propria calligrafia. Sotto la copia fotostatica del biglietto vincente, si legge la dedica: «Mi hai portato fortuna, grazie». Sintetico e spontaneo. La linea è di una persona di una certa età, almeno a giudicare dalla «M» maiuscola o dalla «p». Nessun altro «indizio», tranne il modo in cui ha grattato il tagliando: prima tutti i numeri, senza scoprire la vincita. Poi anche sotto al numero magico: l’8.
Dovesse tappezzare il suo chioschetto con le fotocopie dei biglietti vincenti, come spesso accade nelle ricevitorie, non gli basterebbe l’intero porticato sotto cui lavora da oltre mezzo secolo: «Non ho mai fatto il conto, ma credo di aver venduto biglietti per diversi milioni di euro». Il primo colpo fu del 1969: primo e secondo premio della Lotteria Italia e terzo premio di consolazione. Su Lecce piovvero 300 milioni di lire.
Quanto a «Gratta e vinci», questa è la seconda volta che strappa un tagliando da 500mila euro. «Ho perso il conto, invece, sui premi da 500, 1.000 o 10.000 euro» aggiunge. Al fortunato che incasserà mezzo milione di euro, ora non resta che recarsi al Banco di Napoli (la cui filiale, ironia della sorte, sorge proprio di fronte a Tonino) per incassare l’intera vincita, senza provvigioni in virtù di un accordo con Lottomatica. Ha fatto così anche il leccese che ha vinto, qualche giorno fa, 2 milioni di euro grattando un biglietto acquistato in stazione. [s.lop.]