Puglia da esempio «Vendola è già leader nazionale»
BARI - «Vendola oggi non solo si propone, ma è nei fatti uno dei principali leader del Centrosinistra in questo paese ». Ne è convinto il coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà e assessore regionale all’Attuazione del Programma, Nicola Fratoianni, che ieri ha parlato ai giornalisti a margine dell’assemblea regionale del partito alla quale non ha partecipato, per precedenti impegni, il presidente della Regione Puglia e leader nazionale di Sel, Nichi Vendola .
«Vendola – ha detto Fratoianni – è già un leader nazionale, lo è perchè i leader si costruiscono sulla base di quel che dicono e quello che fanno: Nichi oggi è un leader atteso, amato dal un popolo largo del centrosinistra, molto più in là dei confini di Sinistra Ecologia e Libertà, dei confini del Pd, del singolo partito. Per un motivo molto semplice: perché parla un’altra lingua, che fa quello che dice e che per questo oggi costruisce una speranza. Perchè è un leader capace di innovare il linguaggio ma di tenere fermi i punti di riferimento, è un leader capace di stare ai cancelli di Pomigliano e di confrontarsi con Cota o con Zaia, di parlare agli industriali, e di parlare ai giovani precari. Per questo oggi io credo Nichi Vendola non solo si propone ma è nei fatti, a prescindere dalle primarie, dalle candidature, dal dibattito sulla leadership formale, è già oggi – ha concluso - uno dei principali leader del centrosinistra in questo Paese».
Nonostante i mal di pancia emersi nelle scorse settimane, con la dura lettera aperta dei consiglieri regionali Michele Ventricelli e Alfredo Cervellera a proposito delle scelte fatte dal leader sulla giunta («Ci saremmo aspettati un maggior coinvolgimento. Tutto era già deciso nelle segrete stanze, dai soliti addetti ai lavori»), secondo Fratoianni la Puglia «sarà sul terreno della costruzione del soggetto politico rappresentato da Sinistra Ecologia e Libertà, punto di riferimento per tutto il Paese. Sarebbe davvero curioso - ha detto alla platea riunita all’Excelsior - se nella regione in cui Sel raggiunge il 10% dei consensi, elegge 10 consiglieri, il presidente della Regione, il presidente del Consiglio regionale (Onofrio Introna), se proprio in questa regione il partito non fosse capace di tradurre questo consenso in organizzazione, in presenza sul territorio, in iscritti, in capacità di iniziativa, di dibattito e di mobilitazione. Questo sarebbe davvero curioso».
La Puglia, secondo Fratoianni è già oggi punto di riferimento per il Paese «sul piano delle politiche, delle politiche di governo, lo è perché è considerata un laboratorio, perchè il suo leader è sempre più un leader nazionale. Nichi Vendola - ha ricordato Fratoianni - ha detto la sera della vittoria elettorale: “da oggi comincia il cantiere per costruire un’Italia migliore”. E questo cantiere si nutre della Puglia migliore, dell’esperienza quotidiana che qui facciamo. Ecco noi dobbiamo far questo anche nella costruzione del partito: per costruire un’Italia migliore c'è bisogno di un partito forte, strutturato sul territorio, un partito che oggi è ancora piccolo, muove passi incerti, ma che io credo, nutrendosi di questa straordinaria potenzialità di cui ci parla la Puglia, avrà una grande possibilità. Noi siamo al lavoro per questo». [red. reg.]
«Vendola – ha detto Fratoianni – è già un leader nazionale, lo è perchè i leader si costruiscono sulla base di quel che dicono e quello che fanno: Nichi oggi è un leader atteso, amato dal un popolo largo del centrosinistra, molto più in là dei confini di Sinistra Ecologia e Libertà, dei confini del Pd, del singolo partito. Per un motivo molto semplice: perché parla un’altra lingua, che fa quello che dice e che per questo oggi costruisce una speranza. Perchè è un leader capace di innovare il linguaggio ma di tenere fermi i punti di riferimento, è un leader capace di stare ai cancelli di Pomigliano e di confrontarsi con Cota o con Zaia, di parlare agli industriali, e di parlare ai giovani precari. Per questo oggi io credo Nichi Vendola non solo si propone ma è nei fatti, a prescindere dalle primarie, dalle candidature, dal dibattito sulla leadership formale, è già oggi – ha concluso - uno dei principali leader del centrosinistra in questo Paese».
Nonostante i mal di pancia emersi nelle scorse settimane, con la dura lettera aperta dei consiglieri regionali Michele Ventricelli e Alfredo Cervellera a proposito delle scelte fatte dal leader sulla giunta («Ci saremmo aspettati un maggior coinvolgimento. Tutto era già deciso nelle segrete stanze, dai soliti addetti ai lavori»), secondo Fratoianni la Puglia «sarà sul terreno della costruzione del soggetto politico rappresentato da Sinistra Ecologia e Libertà, punto di riferimento per tutto il Paese. Sarebbe davvero curioso - ha detto alla platea riunita all’Excelsior - se nella regione in cui Sel raggiunge il 10% dei consensi, elegge 10 consiglieri, il presidente della Regione, il presidente del Consiglio regionale (Onofrio Introna), se proprio in questa regione il partito non fosse capace di tradurre questo consenso in organizzazione, in presenza sul territorio, in iscritti, in capacità di iniziativa, di dibattito e di mobilitazione. Questo sarebbe davvero curioso».
La Puglia, secondo Fratoianni è già oggi punto di riferimento per il Paese «sul piano delle politiche, delle politiche di governo, lo è perché è considerata un laboratorio, perchè il suo leader è sempre più un leader nazionale. Nichi Vendola - ha ricordato Fratoianni - ha detto la sera della vittoria elettorale: “da oggi comincia il cantiere per costruire un’Italia migliore”. E questo cantiere si nutre della Puglia migliore, dell’esperienza quotidiana che qui facciamo. Ecco noi dobbiamo far questo anche nella costruzione del partito: per costruire un’Italia migliore c'è bisogno di un partito forte, strutturato sul territorio, un partito che oggi è ancora piccolo, muove passi incerti, ma che io credo, nutrendosi di questa straordinaria potenzialità di cui ci parla la Puglia, avrà una grande possibilità. Noi siamo al lavoro per questo». [red. reg.]