elezioni 2025

Puglia, ecco chi è stato eletto in Consiglio regionale con Decaro: 29 seggi alla maggioranza, 21 all'opposizione TUTTI I NOMI

massimiliano scagliarini

La composizione dell'assemblea per il 2025-2030: Paolicelli (Pd) il più suffragato, nel gruppo della Lega confermati tutti gli uscenti. Amati resta fuori

Il nuovo Consiglio regionale della Puglia, uscito dalle elezioni del 23 e 24 novembre, si presenta profondamente rinnovato nella composizione e politicamente fondato sulle scelte fatte dal nuovo presidente Antonio Decaro. La nuova maggioranza può contare su 29 seggi, cui si aggiunge il presidente eletto, mentre all’opposizione vanno 20 seggi, più quello spettante al candidato presidente sconfitto, Luigi Lobuono, per un totale di 21. Il ventunesimo seggio del centrodestra, in base alla legge elettorale, è sottratto al quoziente più basso ottenuto dell'opposizione: Lobuono ha tolto un seggio alla Lega.

Il blocco che sostiene Decaro raccoglie 29 consiglieri distribuiti su quattro liste: Partito Democratico, Decaro Presidente, Per la Puglia e Movimento 5 Stelle. Non hanno superato lo sbarramento del 4% né Avs di Nichi Vendola né i Popolari per Decaro di Gianni Stea, entrambi sotto la soglia per meno di 2mila voti complessivi. A colpire è soprattutto il dato sul ricambio: soltanto 10 consiglieri risultano riconfermati rispetto alla precedente legislatura.

Il Partito Democratico è ancora una volta la forza politica più rappresentata con 14 seggi. Tra i riconfermati figurano Francesco Paolicelli (Bari), leader assoluto delle preferenze in Puglia con 33mila voti, Debora Ciliento (Bat), Raffaele Piemontese (Foggia) e Loredana Capone (Lecce): è la prima volta da 20 anni che un presidente del Consiglio regionale uscente riesce a farsi rieleggere. Completano il gruppo dieci nuove figure, alcune delle quali capaci di ottenere risultati personali significativi come ad esempio Stefano Minerva (Lecce) che ha sfiorato le 32mila preferenze personali. A Bari entrano tre consiglieri compreso il parlamentare Ubaldo Pagano, che ora dovrà lasciare Roma.

Segue la civica Decaro Presidente, che porta in Consiglio 7 eletti, tutti nuovi. La distribuzione è territoriale e capillare, con punte di consenso molto alte: il medico molfettese Felice Spaccavento (Bari) supera le novemila preferenze, e così come gli altri rappresenta la scelta tecnica di Decaro che ha voluto portare in Aula volti esordienti sul palcoscenico regionale. La civica prende due seggi a Foggia con Graziamaria Starace e Giulio Scapato, ed elegge Nicola Rutigliano (Bat) con meno di 3mila voti: il meno suffragato della maggioranza.

La lista Per la Puglia ottiene 4 seggi, di cui tre sono vecchie conoscenze: il molfettese Saverio Tammacco (Bari), Antonio Tutolo (Foggia) e Sebastiano Leo (Lecce), assessore uscente che torna a sostegno di un gruppo voluto da Decaro. Entra anche Ruggero Passero (Bat), sostenuto dall'ex consigliere Pd imputato (e cacciato dai Dem) Filippo Caracciolo di cui nella scorsa legislatura è stato portavoce: Passero supera le 10mila preferenze personali così come gli altri eletti di questa lista. Ma sono tanti gli uscenti eccellenti candidati in questa lista e non eletti: oltre a Fabiano Amati (Bilancio), che ha preso 8mila voti, c'è l'assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, pure lui rimasto fuori.

Chiude il quadro della maggioranza il Movimento 5 Stelle, che elegge 4 consiglieri distribuiti su quattro province. Anche tra i pentastellati si registra un ricambio completo, con Cristian Casili (Lecce) e Rosa Barone (Foggia) riconfermati, mentre a Bari la sorpresa è la polignanese Maria La Ghezza eletta all'esordio.

A livello complessivo, la maggioranza di Decaro riflette una distribuzione territoriale attesa ma non priva di sorprese: Bari e Foggia risultano le province più rappresentate con 6 consiglieri ciascuna, seguite da BAT e Lecce con 5, Taranto con 4 e Brindisi con 3. Va notato che nel Pd (per effetto di una legge regionale cervellotica) i tre seggi scattano a Bari e nella Bat (coe nella scorsa legislatura) ma non a Lecce che ha ottenuto molti più voti di lista. 

La classifica assoluta delle preferenze nella coalizione di governo vede come detto in testa Francesco Paolicelli (PD, Bari) che sfiora i 35mila voti. Anche Raffaele Piemontese ha superato quota 30mila voti. Altri tre sono oltre i 20mila: l'ex sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, e i baresi Elisabetta Vaccarella e Ubaldo Pagano.

Sul fronte opposto, il centrodestra porta in aula 20 consiglieri, a cui si aggiunge il seggio spettante al candidato presidente Luigi Lobuono, per un totale di 21. La coalizione si articola quindi in tre liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.

Fratelli d’Italia si conferma leader dell'opposizione con 11 eletti, distribuiti in tutte le province. Tra i più votati si segnala l'uscente Paolo Pagliaro che ha superato le 30mila preferenze personali ed è il più votato dell'opposizione. Si segnala anche che il partito prende due seggi nella Bat, a Foggia e Brindisi, ma non a Bari dove dunque entra soltanto l'uscente Tommaso Scatigna con 11961 voti mentre non ce la fa Domenico Damascelli che lo tallona di pochissimo.

Forza Italia conquista 5 seggi con Paride Mazzotta (Lecce) più votato e la sorpresa Carmela Minuto che si impone della lista di Bari. La Lega ottiene 4 seggi, confermando la propria presenza soprattutto nelle province di Bari, Foggia, Lecce e Taranto. Ma non scattano seggi nella Bat e soprattutto a Brindisi nonostante il buon risultato numerico.

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