Vito Primiceri, presidente della Banca popolare pugliese e da qualche giorno alla guida di Assopopolari non ha dubbi sulla «salute» della nostra regione. In questo momento di crisi che investe tutti i settori, dice, si è mostrata resiliente e spiega il perchè.
Presidente Vito Primiceri, auguri intanto per il suo nuovo e prestigioso incarico. Lei è alla presidenza della Banca popolare pugliese e, qualche giorno fa, è stato eletto presidente anche del consiglio dell’Associazione nazionale tra le Banche popolari (la Assopopolari). Un ruolo importante in un momento delicato per l'economia in cui le banche popolari sono chiamate a confermare la loro vicinanza al territorio e alle imprese.
«È un incarico che mi gratifica, anche in virtù dei tanti anni trascorsi in banca e del mio impegno all’interno delle organizzazioni del credito popolare, da ultimo con la presidenza della Luzzatti (il nuovo consorzio delle Banche Popolari di piccole e medie dimensioni, ndr). Dopo la riforma che ha costretto tutte le banche popolari con un attivo superiore a 8 miliardi di euro a trasformarsi in società per azioni, quelle che sono rimaste sulla scena, per il solo fatto di essere sotto quella soglia, sono di dimensione media o medio-piccola ma rappresentano dal nord al sud delle componenti vitali...
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