Il caso

Ex Ilva di Taranto, operaio licenziato per il post sulla fiction: si va in Cassazione

Redazione online

Acciaierie d'Italia contro la decisione, confermata pure in Appello, del reintegro

TARANTO - Acciaierie d’Italia non cede e ricorrerà in Cassazione contro la decisione della Corte d’Appello di Lecce che ieri ha confermato la sentenza con cui il Giudice del Lavoro De Palma aveva accolto il ricorso del lavoratore Riccardo Cristello contro il licenziamento per giusta causa dell’aprile del 2021.

Cristello è l'operaio licenziato dopo aver condiviso su Facebook uno screenshot che invitata alla visione della fiction «Svegliati amore mio» in cui una mamma, interpretata da Sabrina Ferilli, lottava per la chiusura di un’acciaieria ritenuta responsabile di aver fatta ammalare di leucemia la figlia.

Nel luglio del 2021 il Giudice del Lavoro del Tribunale di Taranto aveva disposto il reintegro del lavoratore al termine della fase «sommaria» del procedimento. L'ex Ilva aveva presentato opposizione e si era aperta la cosiddetta fase «a cognizione piena» della causa, che si era conclusa nuovamente a favore di Cristello. Acciaierie aveva impugnato la sentenza, ma anche la Corte d’Appello ha confermato, con la decisione di ieri, l’illegittimità del provvedimento di licenziamento.

Ora l’azienda annuncia ricorso in Cassazione in quanto continua a reputare «gravemente lesiva» la parola «assassini» che compariva nel post incriminato. Sia il Tribunale che la Corte d’appello invece hanno escluso ogni riferimento della storia raccontata nella fiction con l’attuale gestione dello stabilimento siderurgico. 

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