la mobilitazione

Puglia, la rabbia dei disabili e la trattativa a oltranza

Michele De Feudis

Presidio permanente sul lungomare di Bari dinanzi al palazzo della Regione

Bari - Prosegue la protesta dei disabili pugliesi e della associazioni ormai da giorni in presidio permanente sotto la presidenza della Regione Puglia, con occupazione notturna e deviazione del traffico sul lungomare. Ieri il governatore Michele Emiliano ha incontrato il gruppo di disabili che giorni protesta: sono già state tre le notti che i manifestanti hanno trascorso dormendo nei corridoi del palazzo.

I manifestanti hanno rinnovato, dopo i lunghi colloqui dei giorni scorsi con l’assessore al welfare Rosa Barone, le richieste di interventi provvidenziali per alleviare la loro condizione. Tra queste c’è la consegna rapida degli ausili e una uniformità a livello regionale, un netto «no alle gare d'appalto a ribasso», spiega uno dei leader della mobilitazione, Luigi Gariano. Poi c’è la recriminazione per avere una «assistenza infermieristica domiciliare adeguata ai bisogni»; la proroga dell'assegno di cura «fino a dicembre»; e una domanda di semplificazione sui «progetti di vita indipendente», per i quali ritengono indispensabile togliere il fondo di garanzia e semplificare le procedure al fine di «rendere facilmente accessibile il contributo come succede in altre regioni».
Intanto anche la Lega, con il deputato barese Anna Rita Tateo, ha mostrato vicinanza ai manifestanti. Dichiara l’esponente del Carroccio alla Gazzetta: «Ho incontrato e dialogato a lungo con i rappresentanti delle associazioni dei disabili, da giorni in presidio davanti alla presidenza di Emiliano. La situazione mi è apparsa subito delicata e per questo auspico che si faccia tutto il possibile per aiutarli. La Lega si farà portavoce e megafono delle loro istanze. Certamente bisogna ascoltarli e non abbandonarli come è avvenuto finora».

Non la pensa così l’assessore grillino Rosa Barone che giovedì sera aveva assicurato come «tutte le richieste delle associazioni dei disabili» fossero state «accolte», e per questo aveva invitato i manifestanti a tornare a casa. Entrando nel merito della piattaforma delle richieste avanzate dalle associazioni, la Barone aveva chiarito in una diretta Facebook che allo stato «non è possibile una variazione nell'assestamento di bilancio, come richiesto dai manifestanti» mentre ha assicurato che il «contributo Covid sarà prorogato, e resterà di 800 euro, una somma più alta rispetto ad altre Regioni». «So che in queste ore stanno circolando messaggi che dicono il contrario - ha puntualizzato ancora - per invitare altre persone a scendere in piazza, ma non è così: daremo seguito agli impegni presi come abbiamo fatto finora. Per quello che riguarda i progetti di vita indipendente lo ribadisco ancora: sono stati rispettati gli impegni presi nell'incontro dello scorso 15 giugno, con l'istituzione del fondo di garanzia per rendere accessibile la misura anche in assenza della polizza fideiussoria, in modo da non escludere nessuno. Fondo che potrà essere rifinanziato». Al momento in cui andiamo in stampa sono ancora in corso dialoghi tra i manifestanti e esponenti della Regione. 

RAGGIUNTO L'ACCORDO - Dopo quattro giorni e tre notti di «occupazione» del palazzo della Presidenza della Regione Puglia, è infinte terminata la protesta del gruppo di disabili. Un lungo incontro e confronto tra i manifestanti e il presidente della Regione Michele Emiliano ha portato a un documento comune che ha portato il dipartimento Salute ad adottare un provvedimento d'urgenza. Provvedimento che ora verrà trasmesso alle Asl. Il gruppo di manifestanti ha lasciato il palazzo della Presidenza e il presidio sul lungomare. «Soddisfazione per l’importante risultato ottenuto - scrive Luigi Gariano, uno dei cinque disabili che ha dormito nella sede istituzionale per tre notti - per i sacrosanti diritti dei ragazzi e delle famiglie pugliesi. È stata una lotta fino all’ultimo minuto ma ce l’abbiamo fatta».

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