il bollettino
Covid in Puglia, picco di morti: 41 in un giorno. Altri 681 casi su 9mila test (7,3%), 2mila guariti. Polemica sulla zona gialla
Dopo il caos del numero dei posti letto, in Puglia è polemica sulla zona arancione
Dopo l'errore sul calcolo dei posti letto e delle terapie intensive è polemica in Puglia sulla zona arancione, aspettando che il Ministero accolga la richiesta della Regione di passare in zona gialla. Intanto oggi
Sono 681 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Puglia, su 9262 test registrati nelle ultime 24 ore, come riportato nel consueto bollettino epidemiologico. Si contano anche, purtroppo, 41 decessi: 11 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 9 in provincia di Foggia, 10 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione. Il tasso di positività è del 7,3%.
Per quanto riguarda i nuovi positivi, la provincia di Bari riporta 205 nuovi casi; seguono quelle di Foggia (129), Brindisi (57), Lecce (67), Bat (66), Taranto (168). A questi vanno sommati 12 casi di residenti fuori regione, riclassificati e attribuiti, e un caso di residenza non nota.
Sul fronte ricoveri la situazione è calata leggermente nelle ultime 24 ore: si passa da 1614 a 1580 pazienti che occupano i posti letto delle strutture sanitarie regionali. Nella giornata di ieri è cresciuto invece il numero dei guariti, dai 75.760 di ieri si passa ai 78.125 di oggi (+2365). Scendono leggermente i casi attualmente positivi, 48.560, in calo rispetto ai 51.075 delle ultime 24 ore. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.387.753 test.
«Emiliano sbaglia i dati sui posti di terapia intensiva e la Puglia resta zona arancione, quando avrebbe avuto tutto il diritto di passare in zona gialla. A causa di questo gravissimo errore firmato dalla coppia Lopalco-Emiliano, migliaia di ristoratori, baristi, commercianti pugliesi stanno rinunciando agli incassi in un periodo difficile in cui non sentivamo certo il bisogno di privazioni non giustificate. Chi li ripagherà per questo errore?». È la domanda rivolta dal deputato pugliese della Lega Rossano Sasso.
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO STUDIA VIRUS - Intanto uno studio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata per la valutazione della crescita del virus Sars Cov-2 ha coinvolto 84 pazienti ricoverati al Policlinico Riuniti di Foggia e che risultavano positivi al tampone molecolare anche se erano clinicamente guariti. E’ quanto comunica la stessa azienda ospedaliera dauna. «Tutti i tamponi - fanno sapere dai Riuniti - sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico per eseguire l'esame colturale e ricercare quindi la presenza effettiva del virus vivo. Nei soggetti, con tampone eseguito mediamente dopo 18 giorni - spiegano - non si è assistito alla crescita virale e quindi la positività del tampone era conseguenza della sola presenza di tracce geniche del virus». Inoltre secondo i sanitari del policlinico Riuniti: «i risultati di questo studio rafforzano quanto prevedono le attuali indicazioni ministeriali che consentono di dimettere un paziente dopo 21 giorni dall’infezione, anche se permane la positività al tampone nel soggetto stabilmente asintomatico da almeno 3 giorni, consentendo quindi una riduzione dei tempi di degenza o isolamento fiduciario che invece sono mediamente di 30 giorni», concludono.
PUNTO VACCINI - Monta in queste ore la polemica lanciata da Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia rispetto alla circolare di ieri con cui la Regione Puglia ha annunciato la strategia vaccinale sul territorio. «I medici di medicina generale - critica - costituiscono una rete con presenza capillare sul territorio e con un rapporto fiduciario diretto con i pazienti. In piena pandemia in un mese e mezzo abbiamo vaccinato 1,2 milioni di persone con il vaccino antinfluenzale. Credo che i medici di famiglia abbiano dimostrato sul campo di costituire una risorsa fondamentale in questo momento di emergenza, ma non sono stati convolti in Puglia nella campagna vaccinale».
Sono state consegnate in Puglia, oggi pomeriggio, le prime 16.800 dosi del vaccino AstraZeneca. I sieri sono stati consegnati ai 6 ospedali hub individuati dalla Regione. A Bari 5.300 dosi sono state prese in consegna dalla dottoressa Patrizia Nardulli, responsabile della farmacia dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II. Il vaccino AstraZeneca verrà somministrato al personale scolastico e alle forze dell’ordine, mentre agli anziani la campagna vaccinale proseguirà con Pfizer e Moderna.
UNA STORIA DI GENEROSITA' - La famiglia Luongo oggi ha donato all’unità operativa di oncologia medica dell’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, diretta da Vito Lorusso, una sedia a rotelle, un saturimetro e un misuratore di pressione arteriosa: strumenti di uso comune per la pratica medica che, da oggi, amplieranno la dotazione dell’ambulatorio di oncologia medica. Carmine Luongo è morto per Covid-19 a Como, dove viveva con la famiglia.