Imprese

Stellantis, oggi Tavares in Basilicata

Francesco Russo

Ai sindacati nazionali ha detto che lo stabilimento di Melfi avrà un ruolo fondamentale

La Basilicata e i lavoratori dello stabilimento di San Nicola di Melfi, attendono con trepidazione l’arrivo, oggi, di Carlos Tavares. Ieri, nel primo incontro in videoconferenza con i rappresentanti sindacali, il manager che guiderà Stellantis (il super gruppo nato dalla fusione tra Fca e i francesi della Psa), ha spiegato che gli stabilimenti italiani, in primis quello di Melfi, avranno un ruolo fondamentale. «Fca e Psa - ha spiegato il Ceo di Stellantis - hanno attraversato entrambe, negli ultimi vent’anni, momenti difficili. Per fortuna sono state capaci di rimettersi in carreggiata. Unire le nostre forze significa raggiungere economie di scala importanti che ci permetteranno di essere competitivi sia nell’acquisto dei componenti, sia per diluire su una base produttiva maggiore le spese di ricerca e sviluppo e gli investimenti che ci vengono chiesti dalle nuove regolamentazioni, specie in termini di emissioni di CO2».

Positive, le reazioni di sindacalisti e del mondo delle imprese. «Abbiamo appreso con grande favore - dichiarano il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma e il presidente della sezione Industrie meccaniche, elettriche ed elettroniche, Carlo Carulli - le rassicuranti parole di Tavares circa il rafforzamento degli stabilimenti italiani. Parole da cui ci auguriamo possa conseguire in maniera diretta la conferma della centralità della Basilicata rispetto alle strategie mondiali del gruppo. Un auspicio tra l’altro alimentato dall’attesa visita del top manager a Melfi». Per Rocco Palombella, segretario generale della Uilm e Gianluca Ficco, responsabile del settore auto, quelle di Tavares «sono affermazioni che rappresentano il miglior punto di partenza per costruire relazioni sindacali costruttive. Confidiamo di proseguire il confronto sul futuro piano industriale. Tavares ci ha anzi prospettato le opportunità che proprio la fusione può offrire ai marchi italiani, rafforzandoli grazie alle sinergie che saranno realizzate». Al centro di tutto, deve esserci «il mantenimento di un ruolo importante della Fca di Melfi, rispetto alla tenuta della ingegnerizzazione».

A sostenerlo, il segretario della Basilicata della Fiom-Cgil, Gaetano Ricotta, secondo il quale «Melfi non può rinunciare ad un ruolo da protagonista nell’ambito della ricerca». Il sindacalista della Fiom-Cgil, mette in evidenza anche «la necessità di garantire lavoro e occupazione pure al comparto dell’indotto. La fusione dei due gruppi riguarda sì, gli assemblatori finali, ma interessa complessivamente anche una filiera della fornitura che in assenza di bilanciamenti potrebbe perdere molto. Bisogna declinare perfettamente - insiste Ricotta - ricerca, nuovi modelli, investimenti e ruolo delle aziende fornitrici». Marco Lomio, segretario della Uilm lucana afferma invece che «bisognerà capire, quando sarà presentato il piano industriale, quali saranno le strategie del gruppo. Se avremo la possibilità di incontrare Tavares, gli diremo che a Melfi c’è uno degli stabilimenti migliori in Europa, che vuole essere protagonista anche nel futuro piano industriale». «Tavares - sottolinea il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo - conferma un forte impegno sull’Italia. L’impatto con il nuovo gruppo dirigente Stellantis è stato molto positivo: ha ribadito che gli impegni che aveva assunto Fca in Italia, prima della fusione, saranno rispettati e che non ci sarà alcuna chiusura di stabilimenti».

Ecco, il parere del segretario generale della Fim-Cisl, Roberto Benaglia e del responsabile del settore Automotive, Ferdinando Uliano: «Positivo per noi è il fatto che l’Italia sia centrale in Stellantis, in particolare per le opportunità e le sinergie che si svilupperanno. Si potranno rafforzare i brand italiani. Per noi della Fim l’immagine usata da Tavares di fare di Stellantis uno scudo per difendere e valorizzare marchi e siti deve tradursi concretamente in maggiore sicurezza sociale per i lavoratori del Gruppo in Italia e in scelte e progetti industriali che sappiano aumentare la saturazione degli impianti italiani». L’Ugl Metalmeccanici, intanto, considera «molto importante l’incontro con l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, il quale ha confermato tutti gli impegni assunti da Fca nel nostro paese». È quanto dichiara il segretario nazionale Antonio Spera. «L’architettura delle piattaforme e delle motorizzazioni, che arrivano da Fca e Psa e che si andranno ad integrare - aggiunge il sindacalista - ormai sono di Stellantis. C’è bisogno di fare bene ed in fretta e abbiamo tutti gli ingredienti giusti per far diventare il nuovo gruppo un’eccellenza. Possiamo contare su 29 modelli elettrificati in Europa, che diventeranno 39 modelli Stellantis alla fine del 2021».

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