difesa ambiente
Sindaci pugliesi e lucani uniti: «No al deposito di scorie nucleari»
Un documento congiunto è stato inviato alle Regioni Puglia e Basilicata
MATERA - Le Giunte regionali di Puglia e Basilicata «ribadiscano, rafforzino e pongano in essere in maniera concreta e risolutiva, la propria ferma contrarietà all’eventuale allocazione sui rispettivi territori, del deposito unico nazionale di scorie nucleari».
Lo hanno scritto, in un documento congiunto, i sindaci di alcuni comuni pugliesi e lucani (Alesio Valente-Gravina in Puglia; Rosa Melodia-Altamura; Francesco Frigiola-Laterza; Domenico Bennardi-Matera; Nicola Massimo Morea-Irsina; Viviana Cervellino-Genzano di Lucania; Fernando Teodoro Maria Scattone-Acerenza; Antonia Maria Fidanza-Oppido Lucano; Domenico Raffaele Tataranno-Bernalda; Piero Marrese-Montalbano Jonico; Vincenzo Zito-Montescaglioso).
In una videoconferenza precedente al documento, i sindaci avevano espresso «all’unanimità, la loro opposizione alla realizzazione del deposito unico nazionale dei rifiuti nucleari nei rispettivi territori, così come individuati nella Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) chiedendo ai rispettivi Enti Regionali di Puglia e Basilicata, di coordinare tutte le azioni che si vorranno intraprendere a supporto degli Enti locali, con figure professionali altamente qualificate».
Nel documento si chiede alle Giunte regionali di «voler strutturare e sostenere le iniziative promosse dai Comuni, coordinando in senso unitario le attività da intraprendersi sul piano istituzionale, promuovendo ogni azione utile ed opportuna alla presentazione - nei termini stabiliti dalle legge - delle osservazioni in merito alla Cnapi, garantendo agli stessi Comuni ogni utile supporto, anche tecnico-giuridico per la formulazione di ulteriori e specifiche documentate osservazioni».
CONFAGRICOLTURA: «NO AZIONI CONTRO AMBIENTE» - «Sicuramente la recente decisione unanime del Consiglio regionale, che impegna la Giunta a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare in Puglia il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, va a favore del territorio. Tuttavia, non bisogna abbassare la guardia». È quanto sostiene Confagricoltura Puglia, in una nota firmata dal presidente Luca Lazzàro.
«Alcuni dei siti individuati dalla Sogin - sottolinea - sono prossimi al Parco nazionale dell’Alta Murgia e al Bosco Difesa Grande di Gravina. Ci chiediamo, a questo punto, con quali criteri sono state individuate le aree, se sono stati valutati solo gli aspetti tecnici o anche quelli ambientali ed economici».
«Come Confagricoltura Puglia - conclude Lazzàro - respingiamo ogni azione che va contro l’ambiente, il patrimonio agricolo, l'impresa agricola e il turismo, e continueremo a monitorare i prossimi passaggi per evitare il rischio, auguriamoci remoto, che l’approvazione passi in sordina».