L'intervista
L'Europa vista dal foggiano Furore: «77 miliardi dalla Ue Il Sud sia pronto a spenderli»
L’europarlamentare ha inaugurato un portale dove ogni mese spiega ai cittadini le novità in arrivo da Bruxelles. «Adesso serve responsabilità»
Mario Furore, foggiano, è l’europarlamentare più giovane mai eletto in Italia. Che cosa sta facendo di concreto il Movimento 5 Stelle in Europa per il Sud?
Il successo più evidente della nostra azione a Bruxelles è sicuramente il Recovery Fund. Grazie a questo strumento e ai fondi europei di React Eu nei prossimi anni arriveranno nel Sud ben 77 miliardi di euro di investimenti che serviranno a modernizzare i territori e a metterli al passo con il resto d’Europa. Noi consideriamo il Recovery Fund come la posa della prima pietra della nuova casa comune europea che sarà solidale ed equa e metterà al centro la lotta alla disoccupazione e alla povertà. Questi fondi serviranno a rendere più veloce e moderna la linea ad alta velocità Napoli-Bari, un’infrastruttura essenziale per il foggiano e la BAT. Sosterremo gli agricoltori, l’export delle nostre eccellenze, ristruttureremo gli acquedotti. Inoltre, con il piano di ammodernamento degli edifici pubblici ci sarà una attenzione speciale per le scuole, gli ospedali e gli uffici pubblici.
Sempre se il governo Conte regge. Renzi è una minaccia?
Le polemiche di Renzi sono superficiali. Critica la struttura operativa sul Recovery Fund italiano quando è la stessa Commissione europea che ha chiesto all’Italia uno sforzo supplementare per migliorare i ritardi strutturali del nostro Paese nell’utilizzo dei fondi europei. Questa struttura risponderà al governo, i Ministeri competenti saranno sempre coinvolti e, come ha anche chiarito il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, tutti i Paesi l’avranno. Ascolteremo i rilievi di Italia Viva ma serve responsabilità. In un momento come questo, tutti dovrebbero pensare al bene del Paese. Il nostro obiettivo, che spero Renzi condivida, è quello di non sprecare un centesimo dei 209 miliardi che Conte è riuscito a strappare a Bruxelles.
Eppure gli enti pubblici non riescono ad assorbire i fondi europei perché manca un’adeguata preparazione…
É vero. Questo è un gap che dobbiamo colmare. La riforma della pubblica amministrazione è infatti una priorità del governo Conte. Poi bisogna cambiare la mentalità dei giovani, e avvicinarli alle opportunità offerte dall’Europa. Con il progetto Eureka studenti, neo-laureati, docenti e personale dell’università degli studi di Foggia sono stati a Bruxelles per una full immersione formativa sul tema dell’europrogettazione. Vogliamo replicare questo progetto con altri enti pugliesi perché la formazione è la chiave del rilancio della Puglia e del Sud. Per questa ragione ho inaugurato un portale dove ogni mese illustro, grazie a una dettagliata newsletter, tutte le novità che arrivano dall’Europa. Sono stato contattato da diversi sindaci e amministratori pubblici, di tutti i colori politici, interessati a questo progetto.
Siete una forza di governo, siete stati determinanti nella elezione di Ursula von der Leyen, ma non avete ancora un gruppo. A che punto è la trattativa a Bruxelles?
Per essere più incisivi dobbiamo entrare in un gruppo politico. Questa è la nostra priorità per il 2021. Il dialogo è aperto con alcuni gruppi del campo europeista. Diciamo mai con i sovranisti che non fanno gli interessi dell’Italia e chiudiamo la porta ai Verdi che ci hanno chiesto di ripudiare il M5S, anni e anni di battaglie sul territorio e l’impegno preso con i cittadini al momento dell’elezione. Per noi coerenza e fedeltà al mandato elettorale sono stelle polari.
Non la pensano così i quattro suoi colleghi, tra cui la pugliese Rosa D’Amato, che sono fuoriusciti?
Politicamente hanno sbagliato. Quando non si condivide più la linea politica di un movimento o di un partito, ci si dimette. Per mesi hanno fatto polemiche interne chiedendo un ritorno alle origini e purezza e poi loro stessi hanno rinnegato la prima regola del M5S: se cambi idea ti dimetti. Comunque nessun rancore, a tutti ho augurato buon lavoro.
Gli europarlamentari italiani fanno rete in difesa degli interesso del Paese, oppure lo «spetaccolo» è lo stesso di Roma?
Basta vedere quello che è successo in plenaria col voto sulle risorse proprie. Lega e Fratelli d’Italia si sono astenuti con la fake news che l’Europa aumenta le tasse, ma non è così: le risorse proprie non colpiranno i cittadini ma solo i giganti del web, le grandi industrie che inquinano e chi specula in Borsa. Lega e FdI dovrebbero sapere che senza risorse proprie l’Italia sarebbe stata costretta a pagare di più al bilancio europeo in un momento di grave crisi economica. Noi abbiamo difeso l’interesse nazionale, loro no.
Accordo in Puglia Emiliano-M5S «sì» o «no»?
La base del M5S ha deciso con più del 70% che si possono fare accordi prima o dopo le votazioni con altre forze politiche sulla base di idee e programmi condivisi. È stato stabilito nella votazione degli Stati Generali. In Puglia i quattro consiglieri hanno avviato un percorso di dialogo sui temi. Se l’esperimento andrà a buon fine, non escludo la nostra partecipazione concreta in Giunta per migliorare il welfare dei pugliesi.
Si fa il nome della Barone, foggiana come lei...
Io e Rosa siamo politicamente affini, abbiamo lavorato insieme per anni e continuiamo nello stesso solco anche ora che sono diventato eurodeputato. Abbiamo una visione comune del saper fare politica per i cittadini. Credo che possa fare un ottimo lavoro come Assessore.
E come la mettiamo con i «mai con Emiliano»?
Io sono un portavoce del M5S, e come tale sento di rispettare le scelte della base senza se e senza ma. Rispetteremo la direzione che gli attivisti ci indicheranno ma una cosa è certa: non ci sarà nessuna abiura ai nostri valori fondanti. In Regione faremo valere le nostre idee e i nostri programmi. Siamo stati eletti per cambiare le cose, non per osservare i disastri degli altri.
Come sono i rapporti con le forze che governano in Puglia? Rischiate l’isolamento?
Con le liste di Emiliano e con il presidente stesso percepisco più dialogo e più propensione al lavoro di squadra, non posso dire lo stesso del Pd pugliese. In particolare modo del Pd foggiano di cui non stimo politicamente la maggior parte di eletti e dirigenti. Ma questa è un altra storia, per fortuna ripeto gli esperimenti anche a livello locale non sono automatici, bisogna confrontarsi con chi ha a cuore il bene dei cittadini, non a chi pensa solo a riposizionarsi personalmente.
Come immagine Conte nel futuro?
Continuerà a occuparsi dell’Italia con la competenza e la saggezza nota a tutti.