Policlinico

Bari, su caso legionella, consulenti pm: sanificazione era possibile senza fermare i reparti

Massimiliano Scagliarini

Depositata una relazione tecnica mentre il gip De Benedictis decide sull'interdizione dei vertici dopo aver concluso gli interrogatori

La bonifica da legionella del Policlinico di Bari poteva essere effettuata con modalità non invasive e senza interrompere l'attività dei reparti. E' quanto ritengono i consulenti tecnici della Procura di Bari che stamattina hanno depositato al gip Giuseppe De Benedictis un documento che illustra le metodologie adottate dal Cto di Torino, altro ospedale che ha affrontato la stessa emergenza nel corso del 2019.

De Benedictis deve decidere in giornata sulla richiesta di interdizione che il pm Grazia Errede (con il procuratore aggiunto Alessio Coccioli e il coordinamento del procuratore reggente, Roberto Rossi) ha avanzato nei confronti del direttore generale Giovanni Migliore, la direttrice sanitaria Matilde Carlucci e quella amministrativa Tiziana Di Matteo, interrogati venerdì scorso.

Stamattina il gip ha ascoltato il responsabile tecnico del Policlinico di Bari, Claudio Forte, indagato insieme ai vertici per omissione di atti d'ufficio e morte come conseguenza di altro reato per i quattro decessi (avvenuti tra il 2018 e il 2020) che le indagini dei Nas dei carabinieri ritengono dovute alla legionella: è proprio in base a questa accusa che il gip ha concesso il sequestro con facoltà d'uso dei padiglioni Asclepios e Chini. Nei prossimi giorni verrà interrogato anche il quinto indagato, il medico della direzione sanitaria Giuseppe Calabrese.

Nell'interrogatorio di stamattina l'ingegner Claudio Forte (avvocato Francesco Paolo Sisto, studio FPS) ha parlato del proprio ruolo depositando documenti e specificando di avere fatto effettuare tutte le attività disposte dalla direzione del Policlinico e tutte quelle previste dal capitolato dell'appalto di manutenzione delle reti idriche.

"L'ingegner Forte - ha detto l'avvocato Sisto - ha perfettamente adempiuto a tutti i propri compiti, che sono di carattere esecutivo e riguardano la manutenzione ordinaria e non quella straordinaria".

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