I provvedimenti

Dpcm, Puglia contro le fughe in avanti: «Niente restrizioni autonome»

Massimiliano Scagliarini

Emiliano, solo misure concordate: la chiusura delle scuole serve a prevenire

La Regione non è intenzionata a imporre nuove restrizioni che non siano contenute nel nuovo Dpcm. E, anche se il governo dovesse introdurre limitazioni differenziate su base geografica, la Puglia utilizzerebbe questo strumento con estrema cautela. Il presidente Michele Emiliano ha parlato a lungo, ieri, nella videoconferenza con i ministri Roberto Speranza, Francesco Boccia e gli altri governatori (c’era anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, presidente nazionale dell’Anci): è importante - ha detto Emiliano - che siano adottate misure omogenee su tutto il territorio nazionale, e soprattutto che si facciano rispettare quelle già in vigore.

Il riferimento è alla chiusura di bar e ristoranti alle 18 che, per Emiliano, dovrebbe comportare anche una diminuzione del passeggio. Per questo la Puglia non sarebbe contraria a una limitazione degli orari dei negozi, in modo da allinearli tutti: in questo modo non ci sarebbero più «scuse» per andarsene in giro. La Regione è favorevole alla chiusura dei centri commerciali nei fine settimana, stessa misura proposta da Decaro che ha anche chiesto di vietare le slot machine nelle tabaccherie, dove si starebbero creando assembramenti a seguito della chiusura di bar e sale bingo.

Sul tema della scuola, che ha visto la Puglia molto esposta, Emiliano ha ribadito che lo stop alla didattica in presenza imposto la scorsa settimana è una misura «a prevenire». È vero che oggi il numero dei contagi diretti attribuiti al sistema scolastico è basso ma esiste un limite, quello della capacità degli ospedali, che prima o poi rischia di essere raggiunto: la riapertura delle scuole, anche in base a una recente ricerca pubblicata sulla rivista Lancet, può aver contribuito per il 15-20% all’aumento dei contagi e dunque, a cascata, alla pressione sul sistema sanitario. La Puglia si sta preparando per i 2.500 ricoveri previsti a fine novembre, metterà in campo anche gli ospedali privati ma - ha ribadito la Regione - i posti letto non sono infiniti ed è un punto a cui nessuno vuole arrivare. Non è detto che si arriverà alla riapertura in presenza delle scuole elementari, anche se su questo varranno le decisioni del governo.

L’altro tema che sta a cuore alla Puglia è quello delle assunzioni. L’idea di Emiliano è di assumere tutto il personale che serve e che è disponibile, senza usare il «bilancino» e cioè badare ai limiti di spesa: se a fine anno ci sarà un deficit - ha chiesto al governo - questo dovrà essere ripianato esattamente come è stato fatto per altri settori produttivi. Allo stesso tempo, tornando alla scuola, il Dpcm secondo Emiliano dovrebbe prevedere misure per venire incontro alle famiglie, come congedi parentali e «bonus baby sitter».

Stamattina dunque i presidenti torneranno a riunirsi in videoconferenza per l’esame delle misure. In Puglia, dove l’indice Rt (i contagi secondari che dipendono da ogni caso positivo) è a quota 1,65, dunque appena sopra il livello di guardia: le aree più esposte sono Bari, Bat e Foggia, quelle su cui si dovranno fare considerazioni se il Dpcm imporrà chiusure differenziate su base territoriale.

Nel frattempo ieri pomeriggio la Regione ha fatto il punto sull’emergenza posti letto: entro la settimana dovrebbero esserne disponibili altri 5-600 e partirà la riconversione a covid degli ospedali di Galatina, Copertino e Cerignola. Oggi dovrebbe arrivare anche la conferma dei 600 posti letto messi a disposizione dalle cliniche private (la Santa Lucia di Conversano dovrebbe riaprire il covid hospital con 120 posti letto: nella prima fase rimase praticamente vuoto). La situazione tuttavia resta abbastanza critica: registrato il tutto esaurito nei reparti di medicina sia a Bari che a Taranto, con una enorme pressione sui sistemi territoriali di emergenza. Nei Pronto soccorso stanno calando i numeri degli accessi (come nella prima fase, i cittadini evitano di correre in ospedale per problemi non gravi), ma il flusso dei casi covid (o sospetti covid) crea difficoltà e intasa le aree grigie.

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