L'intervista
Berlusconi parla dopo il ricovero: «La svolta in Puglia darà la spinta per ripartire»
«Referendum: libertà di voto da parte di Forza Italia sul taglio dei parlamentari. Atto di propaganda la riforma dei 5 stelle»
Presidente Silvio Berlusconi, il professor Zangrillo ha comunicato l’altro ieri che lei ha ben superato anche lo scoglio del Covid. Qual è il suo stato d’animo e cosa si sente di dire dopo questa esperienza, forse la più insidiosa della sua vita, come lei stesso ha lasciato intendere?
«Il mio stato d’animo è sempre stato di fiducia, nell’aiuto di Dio e nella professionalità dei medici. Però è stata una prova molto dura, anche più dura di quanto avessi immaginato. Da mesi lanciavo appelli a non abbassare la guardia, a non sottovalutare i rischi di questa subdola e terrificante malattia. Solo vivendola in prima persona e nella propria famiglia si comprende veramente cosa significa. Per questo mi sento ancora più vicino a tutti coloro che ne hanno sofferto, alle famiglie dei malati, a chi ha perduto una persona cara. Al tempo stesso sono profondamente grato per le straordinarie manifestazioni d’affetto che ho ricevuto da tantissime persone, amici ma anche tanti sconosciuti, sostenitori e avversari politici».
Tra pochi si vota per le regionali. Quale risultato prevede? E in ogni caso ci saranno contraccolpi per il governo centrale?
«Non faccio mai pronostici elettorali, ma posso dire che il mio obbiettivo rimane quello della vittoria del centro-destra in tutte le Regioni al voto e nella maggior parte dei Comuni. Questo dimostrerà ancora una volta che la nostra coalizione rappresenta la maggioranza effettiva degli italiani. Ciò porterebbe un governo e una maggioranza che avessero davvero a cuore il futuro del paese a trarne le conseguenze e a restituire la parola ai cittadini. Non sono convinto che questo avverrà: per molti, soprattutto fra i Cinque Stelle, significherebbe rinunciare a posizioni di potere e di comodo che probabilmente non rivedranno mai più»
Molti guardano in particolare al voto pugliese, dove Fitto sfida Emiliano. Il voto pugliese sarà determinante anche per la scena nazionale?
«La Puglia è una grande regione che finalmente dopo molti anni, tornerà ad essere governata del centro-destra. La lunga anomalia delle giunte di sinistra non ha prodotto buoni risultati, ha lasciato irrisolti molti problemi e ne ha aggravati altri. Per questo la svolta in Puglia avrà un grande valore emblematico. Significherà che il Mezzogiorno, nelle sue aree più dinamiche e più vive, chiude le porte definitivamente alla sinistra e trova nel centro-destra la strada per ripartire. Per risolvere problemi che da molti anni la sinistra ha lasciato incancrenire – da Ilva a Tap, dalla Xylella al dramma dell’occupazione, dalla crisi del turismo al cattivo uso dei fondi europei - e per affrontare le conseguenze sanitarie ed economiche dell’emergenza CoViD. A questo proposito, è bene che i Pugliesi sappiano che il NO dei Cinque Stelle al Mes, per ostilità ideologica contro l’Europa, costerebbe alla sanità pugliese 2450 milioni di euro. E questo non se lo può davvero permettere una sanità che in questi anni ha visto chiudere ben 22 ospedali».
Se il Centrodestra uscirà vincente dal voto chiederà le elezioni anticipate o un governo di unità nazionale per attuare le riforme chieste dall’Europa per fronteggiare l’emergenza economico-sanitaria?
«Il governo di unità nazionale non appartiene al novero delle cose possibili. Forze politiche come noi e i Cinque Stelle, per esempio, sono agli antipodi praticamente su ogni argomento. In questa legislatura l’Italia ha già subito due governi fatti da forze politiche fra loro incompatibili. Un terzo governo con queste caratteristiche non farebbe il bene del Paese».
Si vota anche per il taglio dei parlamentari. Lei personalmente come voterà? Non crede che una cura dimagrante faccia bene alla cosiddetta Casta?
«Forza Italia garantisce ai propri eletti, dirigenti e militanti assoluta libertà di voto. Io sto riflettendo: il taglio dei parlamentari sarebbe una cosa giusta e utile se si inquadrasse in una riforma complessiva del meccanismo istituzionale, come quella che noi avevamo varato nel 2005 e che fu poi cancellata dalla sinistra. Così come lo vogliono i Cinque Stelle è solo un atto di propaganda che restringe la rappresentanza democratica, senza portare alcun beneficio»
Qual è la condizione di Forza Italia? Cosa si attende dal voto? Rimarrà sempre nel Centrodestra o guarderà al centro specie se tornerà il modello proporzionale pieno?
«Mi aspetto che gli elettori capiscano l’unicità di Forza Italia: siamo il solo movimento politico fatto di persone che hanno dimostrato nella vita, nell’impresa, nel lavoro, nel sociale la capacità di conseguire risultati importanti; siamo l’unica forza politica che esprime in modo coerente i valori dell’Occidente liberale, cristiano, garantista. Quindi l’unica forza politica che si batte davvero contro l’oppressione fiscale, l’oppressione burocratica, l’oppressione giudiziaria. L’unica forza politica che capisce e che parla il linguaggio dell’impresa e del lavoro. Una forza politica di centro, che appartiene alla grande famiglia dei Popolari Europei, quindi un centro alternativo alla sinistra e naturalmente alleato con la destra democratica».