Elezioni
Regionali 2020, parla Altieri (Lega): «Con me modello di governo alternativo all’emilianismo»
Il candidato del Carroccio però rassicura ma il 2 giugno in piazza con alleati e Fitto
BARI - «Sono onorato di aver avuto l’indicazione del mio partito per guidare un progetto di governo e rinnovamento del centrodestra»: Nuccio Altieri, già deputato e ora presidente Invimit, commenta così con la Gazzetta l’investitura che la Lega ha fatto avanzando al tavolo del centrodestra la sua proposta di candidatura a governatore. «Mi entusiasma portare avanti questa prospettiva, perché la Lega rappresenta il 25 per cento dei pugliesi e ha una consolidata tradizione di governo nelle regioni».
La scelta del Carroccio, per Altieri, non ha intenti divisivi: «Il nostro obiettivo è vincere le regionali contro Emiliano e Pd. Abbiamo sulla scrivania la foto di 15 anni di spaccature nella nostra coalizione. Non è tempo di personalizzazioni, ma di una svolta di centrodestra di cui la Lega sarà interprete con gli alleati». La chiave della candidatura? «La Lega è portatrice di una novità: il cambio di rapporto tra cittadino e amministrazione. La Puglia deve diventare una regione “facile”: qui deve diventare semplice aprire un cantiere, semplice e rapido avere una visita medica. Invece nella regione di Emiliano si aspettano anche 5 ore per una visita al Pronto soccorso, mentre per aprire un lido ci vogliono ben 24 pratiche…».
Il modello per Altieri? «Quello del Veneto di Zaia o del Friuli di Fedriga». Di contro queste sono le critiche alla giunta Emiliano: «Tre sono i veri buchi neri: l’eccessiva personalizzazione della politica intorno all’emilianismo a cui noi contrapponiamo una visione di squadra; la mancanza di una visione strategica dello sviluppo che ha frenato la crescita; e i fallimenti in agricoltura e turismo. Nel primo settore caos Psr e desertificazione nel Salento per la Xylella sono il biglietto da visita del governatore, mentre non c’è stato il decollo della Puglia turistica perché non si è stati capaci di avviare grandi infrastrutture e i servizi indispensabili. La Regione non consente nemmeno alle guide turistiche di avere una certificazione con i bandi. L'ultima licenza è stata data quando ero vice presidente della provincia di Bari, nel 2014...»
Il centrodestra, allo stato, deve ancora ufficializzare la candidatura unitaria ma Altieri non si scompone: «Si farà una sintesi a livello nazionale, perché vanno al voto in sette regioni». Il 2 giugno, a Bari, la coalizione promuove una manifestazione contro il governo: «Sarò in piazza. Con Fitto? Sì, saremo insieme sotto il tricolore, come tutti i militanti di Fi, Lega e Fdi». L’ultima considerazione la riserva al dissenso verso la sua candidatura espresso dall’eurodeputato salviniano Andrea Caroppo: «Mi dispiace per la sua posizione: un dibattito costruttivo fatto all’interno alla Lega è sfociato in dichiarazioni ingenerose nei confronti del partito che rappresentiamo, partito che va servito sia quando si è candidati, sia quando non lo si è», conclude Altieri.