La polemica
Puglia, Fitto: giornata nera per l'agricoltura: la regione è ultima in italia. Lega, M5S e Fi: fallimento di Emiliano
L'europarlamentare: oggi l'Agea ha pubblicato la graduatoria sullo stato di avanzamento del Psr e il Tar boccia le graduatorie del bando
«Da una parte il TAR ha annullato la graduatoria della misura 4.1.A del PSR, il capitolo più importante e quello con più risorse che determinerà un enorme contenzioso con investimenti per milioni di euro che ora sono senza nessuna copertura giuridica; dall’altra sempre oggi l’Agea ha pubblicato la tabella con i dati dell’avanzamento della spesa del PSR. Anche per aprile la Puglia continua a essere l’ultima Regione in Italia per utilizzo fondi nazionali ed europei. Con una spesa pari al 31,26% la Puglia è notevolmente inferiore sia alla media nazionale al 46,30% che a quella delle Regioni meno sviluppate al 40,89%». Lo ha dichiarato il copresidente del gruppo europeo Ecr-Fratelli d'Italia, Raffaele Fitto.
«Un’ennesima mazzata sul mondo agricolo pugliese - sottolinea Fitto - che sperava proprio in questi aiuti per provare, ancor di più in questa drammatica fase, a risollevare le proprie aziende da una crisi che li sta portando sull’orlo del fallimento».
«La domanda al presidente Emiliano è d’obbligo: cosa ne pensa? Di chi è la colpa questa volta? Di Agea e del Tar? Comprendo che, nei ritagli di tempo, Emiliano si dedichi, come fossero due hobby, alla Sanità ed all’ Agricoltura, tanto da non ritenere necessario nominare gli assessori da molto tempo (anche questo caso unico in Italia) ma di fronte ad un disastro di questa portata qual è la risposta? L’ennesima comparsata in televisione…».
PSR Puglia: Caroppo (LEGA), dopo Xylella ennessimo pasticcio senza precedenti, governo Emiliano finisca il prima possibile
LEGA: PASTICCIO SENZA PRECEDENTI - «L’annullamento delle graduatorie di alcune misure del PSR è un fatto mai accaduto prima, di estrema gravità, una figuraccia internazionale. Per colpa della Regione sono bloccati quasi 500 milioni di € destinati a un settore nevralgico per il tessuto produttivo e occupazionale pugliese, ancor più dopo l’emergenza Covid.
Ciò che rende il tutto ancor più grave è la circostanza che un anno fa il Tar aveva già ordinato alla Regione di rifare le graduatorie perché le prime erano illegittime ma, ciononostante, la Regione Puglia ha fatto illegittimamente anche le seconde. Errare si può, perseverare no.
Questa è solo l’ultima prova della sciatteria intollerabile che da 5 anni contraddistingue l’azione del governo regionale.
Dopo aver permesso alla Xylella di uccidere milioni di ulivi e interi comparti agricoli, ora Emiliano sta finendo di rovinare l’agricoltura pugliese. C’è solo da augurarsi che la sua esperienza di Governo termini quanto prima».
Per il segretario regionale della Lega, Luigi D'Eramo «la sentenza certifica il fallimento di Emiliano e della sinistra sulla gestione dei fondi per l’agricoltura. Un settore già in difficoltà per la crisi sanitaria legata all'emergenza Covid-19, oggi paga anche l’incapacità della Regione Puglia, rimanendo senza risorse fondamentali per la ripresa. Altro che pensare alla data del voto delle prossime elezioni, Emiliano dovrebbe solo dimettersi!».
M5S: LO AVEVAMO DETTO UN ANNO FA - Parlano di dubbi fondati sulle procedure i pentastellati alla Regione che in una nota ricordano come il modus operandi regionale potesse produrre una clamorosa disparità di trattamento tra i partecipanti e l’effetto abnorme di escludere imprese che avevano dichiarato un indice I.P.E. (indice performance economica) più aderente alla realtà, è stato confermato dalla stessa Regione in una relazione, depositata proprio innanzi al Tar Bari, nella quale si legge che addirittura il 73,2% dei concorrenti ammessi ha presentato dati aziendali non conformi.
«Peraltro - si legge nella nota - nonostante il TAR, in conseguenza proprio di tale presa d’atto regionale, abbia disposto la verifica di tutte le domande presentate, la Regione ha proceduto a ricalcolare soltanto quelle già ammesse alla fase successiva, di fatto aggirando l’ordine del Giudice Amministrativo, come lo stesso riconosce in sentenza. A questo punto auspichiamo che la Regione prenda atto dei gravi errori commessi e inverta completamente la rotta su una gestione del PSR che definire fallimentare è fin troppo generoso».