economia
Natuzzi, tavolo al Mise: in arrivo 7 milioni, i sindacati annunciano «Verso esuberi zero»
Notizie positive, il piano procede verso il rilancio
Vertenza Natuzzi notizie positive dopo il nuovo incontro per la Cabina di regia ieri al MiSe a Roma.
La «Cabina di Regia», indetta per risolvere l’annosa vertenza riguardante la Natuzzi Spa, la grande multinazionale del divano con sede a Santeramo in colle , è stata convocata in merito al Piano industriale della Natuzzi Spa.
Presenti l’azienda, i sindacati e i rappresentanti di Regione Puglia, Regione Basilicata , Invitalia e l’on. Nunzio Angiola.
«Ho partecipato, come unico parlamentare presente, alla cabina di regia per Natuzzi presso il Mise, alla presenza del vice Capo di Gabinetto on. Giorgio Sorial. Già nei giorni scorsi, mi hanno dato certezza che è imminente l’erogazione dell’anticipo di 7 milioni di euro , manca la sola certificazione antimafia, da rilasciarsi da parte della Prefettura.- scrive in una nota l’on. Angiola -. Abbiamo inoltre risolto tutti i problemi riguardanti il decreto autorizzativo per l’estensione della Cigs al sito di Graviscella. Infine, al Mistero mi garantiscono che la firma è imminente.Continuo a seguire la vertenza Natuzzi, come ho sempre fatto».
La Natuzzi spa ha ribadito di utilizzare nel 2019 solo 3 dei 10 milioni di euro richiesti per il finanziamento pubblico del contratto di solidarietà.
«La stessa si è detta ottimista in merito ai dati del IV trimestre 2019, prevedendo una ripresa a seguito degli ultimi 2, in cui viceversa si era verificata una certa sofferenza. Inoltre, l’azienda ha confermato l’attuazione del piano industriale denominato piano Italia, annunciando l’internalizzazione della produzione di letti e sedie da gennaio 2020, con ogni probabilità presso il sito di Jesce2 - scrive in una nota Cobas-Lavoro Privato -. Esprimiamo soddisfazione per l’avanzamento del percorso verso l’obiettivo esuberi zero, aggiungendo l’esigenza di stabilizzare l’organismo della cabina di regia presso la sede della Task-force per l’occupazione della Regione Puglia come già convenuto tra le parti interessate, in modo da garantire un monitoraggio più costante e frequente del Piano Italia».