La Consulta

Bari, usura: province Sud Italia sono più esposte a rischio

Redazione on line

Sono prevalentemente le province del Sud Italia quelle che presentano il tasso più elevato di esposizione al rischio di indebitamento patologico e al rischio di usura delle famiglie e delle piccole imprese. È la conclusione alla quale arriva la ricerca della Consulta Nazionale Antiusura dal titolo 'Piccole imprese familiari in difficoltà per debiti e usura. Come uscirne insiemè, presentata oggi nella Fiera del Levante di Bari. La ricerca si basa sul modello di quattro classi di indicatori: criminalità, rischio finanziario, sicurezza sociale, economia e lavoro.

«Il risultato finale della ricerca con i 29 indicatori - spiega Maurizio Fiasco che ha curato lo studio - mostra che le 21 province più esposte sono tutte al Sud e nelle isole. Solamente Bari, 84esima in graduatoria, si stacca seppur di poco dal novero delle regioni del sud. Al capo opposto (basso rischio) tra le venti province meno esposte, soltanto una, Cagliari, si trova insieme alle province del nord est, del nord ovest e del centro nord». «La grave esposizione all’usura, preceduta o accompagnata dalla vasta diffusione dell’indebitamento patologico, - continua - riguarda tutte le province calabresi (Reggio Calabria e Crotone in modo particolarmente drammatico), sette province siciliane, quelle pugliesi e Potenza per la Basilicata.

Solo Benevento e Avellino restano fuori dal campo delle maggiori crisi». "Nelle province meno esposte sono proprio le offerte di welfare a sostenere il peso della crisi e quindi a supportare una relativa tenuta dell’economia, a beneficio di un minor rischio finanziario» dice infine Fiasco, spiegando che «da questi dati si può ottenere l’informazione che valga a orientare le priorità nelle politiche pubbliche: contrasto alla criminalità, interventi sociali, misure di stimolo all’economia, tutela e assistenza finanziaria»

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