Il caso
Strage di San Marco in Lamis, Regione Puglia si costituisce parte civile
Anche Comune, Libera e familiari nel processo a carico basista
FOGGIA - Seconda udienza del processo a carico di Giovanni Caterino, ritenuto dagli inquirenti il basista del gruppo di fuoco che ha compiuto il quadruplice omicidio del 9 agosto 2017 a San Marco in Lamis, nel Foggiano.
Nell’udienza si sono costituiti parte civile, oltre ai familiari dei quattro morti, anche la Regione Puglia, il Comune di San Marco in Lamis e l’associazione Libera.
Quella mattina di quasi due anni fa vennero uccisi, da un commando armato, il boss di Manfredonia Mario Luciano Romito, da pochi giorni tornato in libertà, il cognato nonché autista Matteo De Palma e due vittime innocenti, imprenditori agricoli, i fratelli Aurelio e Luigi Luciani.
Non erano presenti in aula le due vedove Luciani, che attraverso il proprio legale, Luciano Masullo, fanno sapere di "non voler abbassare la guardia e di credere nella giustizia».
«La Regione Puglia si costituisce parte civile perché il territorio va tutelato e vigilato», ha precisato il legale della Regione, Antonella Loffredo. L’associazione Libera si costituisce parte civile in un processo in Puglia per la prima volta.
Sono 58 i testi che saranno ascoltati nella fase dibattimentale: 19 quelli presenti nella lista dal pm Luciana Silvestris, compreso il pentito Carlo Magno, mentre 39 sono quelli della difesa. La prossima udienza del processo in Corte d’Assise a Foggia è stata fissata per il prossimo 30 settembre e saranno ascoltati i primi tre testi. (ANSA).