A Casamassima
Fuoco ai teloni nei suoi campi: nel mirino l'assessore regionale Stea
Per l'assessore all'Ambiente della Regione Puglia: «Atto intimidatorio. Pago per quanto sto facendo» Da pochi giorni in atto l’iniziativa «plastic free» in agricoltura
BARI - Nella denuncia presentata ieri pomeriggio alla Stazione dei carabinieri di Adelfia, a un tiro di schioppo da Bari, l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Gianni Stea, ha messo nero su bianco: «Ho il presentimento che il danno possa essere stato provocato da ignoti per ledere la mia figura politica, infangando l’operato che quotidianamente svolgo».
Sono passati pochi giorni da quando Stea ha scoperto che in un campo di proprietà della sua famiglia, in contrada Difesa, nell’agro di Casamassima, in provincia di Bari, qualcuno ha dato fuoco ai teli di copertura dei tendoni che servono a riparare i vigneti di uva da tavola dal maltempo. Il sospetto è che si tratti di una vera e propria intimidazione ai danni dell’assessore regionale. «Evidentemente le iniziative che, con la giunta regionale, stiamo mettendo in atto a difesa dell’ambiente, dello sviluppo ecocompatibile della nostra agricoltura e contro le ecomafie, stanno rovinando i piani di chi vive di malaffare e magari cerca tornaconti politici. In ogni caso, per quanto mi riguarda non cambierà nulla, vado avanti convinto di essere dalla parte del giusto e a tutela degli interessi esclusivi dei cittadini».
L’incendio risalirebbe, come detto, ad alcuni giorni fa. «Il 4 gennaio scorso - racconta Stea - gli operai dell’azienda di famiglia hanno i rimosso i teli in questione per motivi legati al termine della stagione di coltivazione. Il materiale plastico è quindi stato riposto ai margini della proprietà, nell’attesa del ritiro da parte dell’azienda che si occupa del recupero e del corretto smaltimento. Il 25 gennaio poi sono stato avvisato di quanto accaduto».
Sul fatto ora indagano i carabinieri di Adelfia. Ma la natura intimidatoria sembra fuor di dubbio. Proprio nei giorni scorsi infatti è stata avviata l’operazione «Plastic free» per il ritiro gratuito dei teli di protezione utilizzati dalle aziende agricole. Un’iniziativa voluta dall’assessorato all’Ambiente della Regione in collaborazione con la «Recuperi Pugliese» srl di Modugno e che riguarda tutta la Puglia. «Abbiamo voluto recepire e fare nostre le rivendicazioni di coloro i quali fanno impresa in agricoltura – dice Stea -. Sono uno di loro e vivo quotidianamente le difficoltà, anche di estrema gravità, che da anni ormai attraversano il comparto, in particolare nel Mezzogiorno».
Da qui l’iniziativa per «liberare» le aziende dal peso dei costi dello smaltimento dei teloni. «Così non solo riusciamo a dare un po’ di sollievo ai bilanci delle imprese agricole, ma al contempo eviteremo l’abbandono di rifiuti speciali nelle nostre campagne», aggiunge Stea che sottolinea l’importanza dell’intervento «a ulteriore sostegno alle attività degli agricoltori già provati da calamità naturali ormai diffuse e frequenti e costretti a intensificare le pratiche colturali».
Anche di questo l’assessore regionale ha parlato con i carabinieri. «Il sospetto - dice ancora - è che qualcuno abbia voluto farmi pagare per questo progetto che va a colpire anche il business dello smaltimento illegale dei rifiuti. Da parte mia ribadisco che ai primi punti dell’azione amministrativa e istituzionale della Regione che rappresento, c’è quello della difesa dell’ambiente considerato quale patrimonio unico e fonte di sviluppo compatibile e sostenibile per la nostra comunità. Una difesa che va di pari passo con quella dell’agricoltura che deve tornare ad essere voce trainante dell’economia».