La tragedia in Francia
Marsiglia, ultimo saluto a Simona Carpignano: il suo corpo sarà cremato
La 30enne tarantina è una delle vittime del crollo di un palazzo
TARANTO - La salma di Simona Carpignano, la 30enne tarantina morta nel crollo di un edificio a Marsiglia, sarà cremata e le ceneri saranno raccolte in una apposita urna cineraria. Non disperse in mare, come era stato reso noto in un primo momento, peraltro circostanza vietata dal diritto canonico e incompatibile con la celebrazione della funzione religiosa. Lo si apprende da un incaricato dalla famiglia Carpignano, che avevano diffuso una lettera per «ringraziare quanti hanno fatto sentire la loro vicinanza in questo momento così tragico» e per manifestare la volontà che «la funzione in ricordo di Simona si svolga in modo strettamente privato».
Seppur «comprendendo - viene spiegato - le esigenze anche di chi fa informazione, si invita, quanti interverranno alla funzione, di esaudire il desiderio della famiglia di evitare di effettuare riprese video, certi che tale sarebbe stato anche il desiderio di Simona».
La famiglia intende «ringraziare quanti hanno fatto sentire la loro vicinanza in questo momento così tragico. In particolare ringrazia l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, l'Amministrazione Comunale di Taranto ed il Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara».
La tragicità dell’evento «ha certamente scosso - viene sottolineato - le coscienze della comunità tarantina, ma la famiglia è certa che tale slancio di cordoglio e vicinanza è stato dettato anche dal profilo caratteriale di Simona che, grazie al contributo di chi l'ha conosciuta, è emerso durante l’evolversi degli eventi accaduti a Marsiglia». Al rientro delle ceneri di Simona in Italia, sarà celebrata una funzione religiosa. La famiglia Carpignano, che aderisce all’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di proclamare un giorno di lutto cittadino, «esprime il desiderio affinché la funzione in ricordo di Simona si svolga in modo strettamente privato; ciò rappresenta - si aggiunge - il modo di essere di Simona, sempre pronta a spendersi per gli altri mantenendo un profilo basso».
Si è svolta intanto a Marsiglia una marcia bianca in omaggio alle almeno otto vittime, tra cui la trentenne tarantina Simona Carpignano, degli edifici crollati lunedì scorso nel cuore della città. La partenza del corteo, nella parte alta di rue Estelle, è stato fissato per le ore 15.
Tra i partecipanti tanti cittadini ma anche sindacati come Sud Education o esponenti politici come il leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. Il collettivo di associazioni del quartiere di Noailles, teatro del dramma, ha inoltre lanciato un appello a manifestare mercoledì prossimo 14 novembre contro il degrado degli alloggi a Marsiglia. Una petizione lanciata su internet per l’attuazione di misure immediate per la messa in sicurezza delle abitazioni e la protezione degli abitanti ha raccolto al momento 3.000 firme.
IL BILANCIO DEFINITIVO - «Non c'è più nessun’altra vittima sotto alle macerie»: è quanto dichiarano, «con certezza», i soccorritori impegnati da lunedì scorso a scavare, «pietra per pietra» sotto alle macerie degli edifici crollati a Marsiglia. In totale, secondo quello che sembra dunque essere il bilancio definitivo della tragedia, sono 8 persone, cinque uomini e tre donne, tra cui la trentenne tarantina, ad essere state uccise dai crolli delle palazzine in Rue d’Aubagne. «Abbiamo finito le operazioni di soccorso e ricerca», ha appena dichiarato il vice-ammiraglio, Charles Henry Garié, mentre a Marsiglia si prepara alla Marcia bianca in omaggio alle vittime.