Fino alle 15

Maltempo al Sud, per la Protezione Civile è allerta gialla-arancione

Redazione online

Previsti fenomeni intensi in Salento e nei Bacini del Lato e del Lenne. Guai anche nel Metapontino 

BARI - La protezione civile regionale ha emanato un’allerta meteo gialla-arancione, fino alle 15 di oggi, per rischio idrogeologico e idrologico per temporali localizzati sulla Puglia. In particolare, l’allerta arancione è prevista in Salento e per i Bacini del Lato e del Lenne.

L’allerta gialla, invece, riguarda tutta la Puglia su cui sono previste precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati da deboli a moderati su settori interni meridionali. I fenomeni saranno accompagnati da frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Previsti anche venti forti con raffiche di burrasca dai quadranti settentrionali.

STEFANO: «SERVONO MISURE CONTRO DANNI IN PUGLIA» - «Occorre adoperarsi tempestivamente per attivare tutti gli strumenti utili a superare l’attuale stato di disagio in capo alla popolazione pugliese, nonché a predisporre immediate misure di ristoro per gli ingenti danni in essere provocati dal maltempo». È quanto chiede il senatore pugliese Dario Stefàno (Pd) al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al capo della Protezione Civile e al Governo.
«L'ondata di maltempo che da più di 36 ore avversa in Puglia, nel Salento e in alcune città in particolare, come Nardò, sta procurando danni ingenti e severi al territorio. Gli allagamenti, con picchi di acqua alta fino a un metro e mezzo nel solo Salento, oltre ad aver fatto crollare diversi sistemi di muretti che caratterizzano il territorio - conclude Stefàno - stanno distruggendo i vigneti e le colture in campo mettendo in ginocchio un comparto economico fondamentale del territorio».

ALLERTA NEL NORD BARESE - A causa del maltempo e delle abbondanti piogge delle ultime ore, diversi interventi si sono resi necessari sia in città, a Barletta, che sul Ciappetta Camaggio. Su disposizione del sindaco Cosimo Cannito, d’intesa con il comando di Polizia Locale e il Cordinamento cittadino di Protezione civile, gli argini del canale Ciappetta Camaggio sono stati monitorati da ieri sera e per tutta la notte. Il livello dell’acqua è arrivato al limite senza tracimare ma è stato necessario intervenire per consentire all’acqua di defluire, rimuovendo erbacce e rifiuti portati violentemente a valle dall’acqua. Al lavoro da questa mattina ci sono gli addetti di Bar.s.a. che, con l’ausilio di un braccio meccanico, hanno rimosso quanto ostruiva il deflusso delle abbondanti acque. In città, invece, interventi si sono resi necessari per fare defluire l’acqua nel sottovia Pertini, dove sono intervenuti i volontari della Misericordia di Barletta. Quel tratto resta interdetto, per il momento, al traffico veicolare.

GUAI ANCHE NEL METAPONTINO - «Ancora una volta le conseguenze degli allagamenti di queste ultime ore nelle aziende agricole del Metapontino, dovuti principalmente alla forte intensità delle piogge, sono state aggravate dallo straripamento dei canali di bonifica che risentono della mancata o comunque adeguata pulizia delle infrastrutture da parte del Consorzio di bonifica». Lo ha detto, in una nota, la Confederazione italiana agricoltori (Cia), secondo la quale «le aree agricole più colpite, per ora, sono quelle ricadenti nei territori di Pisticci, Scanzano Jonico, Nova Siri, dopo Rotondella già segnalata nei giorni scorsi». Per la Cia, «sui territori come il Metapontino a più alto pericolo esondazioni serve una costante azione di forte contrasto al rischio idraulico e lotta al dissesto idrogeologico. I lavori vanno programmati con un piano pluriennale dei Consorzi, che permetta di intercettare fondi comunitari, nazionali e regionali che consentano interventi strutturali in concorso con altri enti, e non procedendo ognuno per proprio conto, così da programmare lavori evitando sovrapposizioni e sprechi di risorse utili per la tutela del territorio. Deve essere la Regione a farsi carico di coordinare i lavori e di utilizzare al meglio le professionalità dei Consorzi».

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