Mafia
Duplice omicidio di Apricena, uno degli arrestati nega: «Io non c'entro»
Gaggiano rende dichiarazioni. Scirpoli interrogato domani
«Francesco Scirpoli e Pietro La Torre hanno di fatto confessato il duplice omicidio parlandone con chi si è poi pentito». Lo scrive il gip di Bari, Gabriella Pede, nelle 62 pagine dell’ordinanza cautelare che ha portato tre giorni fa all’arresto dei garganici già detenuti per altre vicende, accusati del duplice omicidio aggravato dalla mafiosità di Nicola Ferrelli e dello zio Antonio Petrelli crivellati a colpi di mitra, fucile e pistola il pomeriggio del 20 giugno 2017 alla periferia di Apricena.
Quattro sicari su una Bmw apricono il fuoco contro la Fiat Doblò delle vittime. In tre scesero ed esplosero i colpi di grazia, tutto filmato dalle telecamere. Scirpoli, La Torre e altri 3 garganici indagati a piede libero e ritenuti legati al clan Lombardi/Ricucci/Romito, avrebbero ucciso i due apricenesi per fare un favore agli alleati Cursio/Padula (estranei al delitto) in guerra con i rivali Di Summa/Ferrelli per il controllo di droga e racket nella zona di Apricena/Poggio Imperiale...
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