il caso

«Foggia calcio senza campo per allenarsi», il Tribunale di Bari «convoca» la sindaca Episcopo

Isabella Maselli

Udienza davanti alla sezione Misure di prevenzione: la società rossonera è in amministrazione giudiziaria e chiede di usare il «Croci Nord»

Il percorso di legalità, inedito, del Foggia Calcio, sottoposto il 19 maggio scorso ad amministrazione giudiziaria dal Tribunale di Bari come misura di prevenzione antimafia (primo caso in Italia) coinvolge, inevitabilmente, anche il Comune di Foggia. E non soltanto perché è la squadra della città. Lo stadio dove gioca, lo «Zaccheria», è comunale (concesso in gestione per mille euro al mese alla Heraclea di Candela, squadra di serie D, con non poche polemiche), ma i calciatori sono costretti ad allenarsi nell’impianto sportivo di Trinitapoli, a quasi 50 chilometri dal capoluogo dauno.

È la ragione per la quale il Tribunale di Bari, sezione misure di prevenzione (presidente Giulia Romanazzi) ieri ha convocato la sindaca Maria Aida Tatiana Episcopo per verificare il sostegno dell’amministrazione comunale a questo progetto di legalità e, in particolare, per sondare, e anzi chiedere esplicitamente, la possibilità di utilizzare una struttura sportiva in città per gli allenamenti della squadra, il polivalente «Croci Nord»...

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