Il caso

Foggia, sequestro beni per 400mila euro al boss della mala Rocco Moretti

Gli accertamenti patrimoniali hanno consentito di rilevare una evidente sproporzione tra i beni posseduti rispetto ai redditi dichiarati

FOGGIA - La Direzione investigativa antimafia (Dia) di Foggia ha sequestrato beni mobili ed immobili e diversi rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 400mila euro nella disponibilità - anche per interposta persona - di Rocco Moretti, ritenuto boss della mala foggiana, detenuto in regime di 41 bis. Il provvedimento, emesso dalla corte d’appello di Bari su richiesta della procura generale, è stato disposto a seguito delle condanne definitive per estorsione (4 anni e 8 mesi), associazione mafiosa ed altro (10 anni e 8 mesi. Moretti era imputato nel processo Decimazione.

Le indagini hanno permesso di ricostruire - spiegano gli investigatori - gli introiti percepiti dall’intero nucleo familiare e di ottenere riscontri in merito all’illecita provenienza dei beni derivanti soprattutto dalle estorsioni. Moretti è ritenuto capo, organizzatore e promotore, dell’associazione mafiosa denominata Società foggiana. Gli accertamenti patrimoniali hanno consentito di rilevare una evidente sproporzione tra i beni posseduti rispetto ai redditi dichiarati. 

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