l'estorsore

Stornara, chiedeva soldi agli occupanti di una masseria trasformata in baraccopoli

redazione foggia

Arrestato Masotina, già indagato per rapina: avrebbe preteso dai 50 ai 100 euro per ogni posto occupato da extracomunitari stabilitisi in una masseria abbandonata

STORNARA - Sparando in aria con una pistola a salve e minacciando di dar fuoco alle stanze, avrebbe preteso dai 50 ai 100 euro per ogni posto occupato da extracomunitari stabilitisi in una masseria abbandonata, trasformata in baraccopoli alla periferia di Stornara. Con l’accusa di estorsione è stato così arrestato su ordinanza cautelare ai domiciliari firmata dal gip (il pm chiedeva il carcere) Vito Masotina, 61 anni di Stornara. L’indagato era già ai domiciliari perchè coinvolto nell’indagine su 5 rapine a supermercati e tabaccherie di Stornara e Orta Nova sfociata nel blitz del 12 novembre 2022 con 3 arresti: il processo di primo grado è in corso in Tribunale.

Quanto alla nuova accusa di estorsione sono 6 le parti offese individuate, ma nella masseria situata in località Frangipane sulla strada provinciale vivevano una trentina di stranieri sino a quando il rudere fu sgomberato dai carabinieri lo scorso 26 febbraio su ordine del Comune di Stornara. Masotina - a dire dell’accusa - si sarebbe presentato nella baraccopoli per sottoscrivere contratti di locazione e riscuotere mensili, cui non avrebbe avuto diritto perché i cespiti sono di proprietà di una cooperativa agricola. Interrogato in Tribunale a Foggia ieri mattina, Masotina difeso dall’avv. Tommaso Frisani si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice: si dice innocente.

L’indagine partì a fine febbraio quando i militari dell’Arma eseguirono un’ordinanza dell’amministrazione comunale di sgombero e demolizione di una masseria abbandonata, ormai fatiscente che si era trasformata in una baraccopoli dove negli anni si erano stabiliti una trentina di extracomunitari. Gli “abitanti” del manufatto provarono inutilmente a bloccare l’abbattimento del rudere; e alcuni di loro riferirono ai carabinieri di pagare da anni il fitto per poter vivere nella masseria, soldi che sarebbero stati pretesi da Masotina anche in modo violento. L’accusa gli contesta d’essersi presentato dalle vittime come proprietario della masseria, tanto da essere ritenuto il padrone di casa da alcuni… affittuari, avvertendoli che dovevano pagare, anche poco, per un posto letto nel rudere. “Se non paghi lui ti caccia e brucia la stanza: una notte è venuto con la pistola per farci spaventare, chiedendo soldi”, il racconto di uno degli stranieri.

Per investigatori, Procura e gip le versioni delle presunte vittime sono credibili perché riscontrate dal possesso di Masotina di una pistola “scacciacani”; e da un video girato con un telefonino da uno degli occupanti, che mostrerebbe l’indiziato con braccialetto elettronico alla caviglia firmare un contratto di locazione con un straniero.

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