Il caso
Pestaggio mortale del vigile del fuoco foggiano Tucci: resta in carcere l’albanese Mjeshtri
A sette mesi dai fatti, il giudice ha sottolineato come le esigenze cautelari non siano venute meno per l’indagato principale di quel pestaggio
FOGGIA - Resta in carcere, in attesa di giudizio, il buttafuori che uccise a pugni un vigile del fuoco davanti alla discoteca Frontemare di Miramare. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini ha respinto l’istanza di Klajdi Mjeshtri, 28 anni, di origine albanese, difeso dagli avvocati Massimiliano Orrù e Piero Ippoliti del Foro di Rimini, perché sussistono ancora i presupposti «di attualità e concretezza del pericolo».
A sette mesi dai fatti, il giudice ha sottolineato come le esigenze cautelari non siano venute meno per l’indagato principale di quel pestaggio.
Sulla scarcerazione di Mjeshtri il sostituto procuratore di Rimini Davide Ercolani che ne ha chiesto il giudizio immediato si è espresso con parere assolutamente contrario per la pericolosità dell’indagato.
Klajdi Mjeshtri è detenuto in carcere a Rimini dallo scorso 12 giugno, giorno della morte, sopraggiunta in ospedale a Rimini, di Giuseppe Tucci, 34 anni, vigile del fuoco in servizio presso il distaccamento all’aeroporto di Rimini. Tucci originario di Foggia e padre di un bimbo, morì dopo ore di agonia successive al pestaggio avvenuto nei presso della discoteca e originato da uno screzio su una ragazza.