Tavolo in prefettura
Casa circondariale di Foggia, a settembre il nuovo comandante
L'annuncio del potenziamento del Provveditore regionale, ma i sindacati sono scontenti: «Pochi 33 nuovi poliziotti penitenziari»
A Foggia nel mese di settembre si provvederà a nominare un nuovo comandante. Lo ha comunicato il prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, alle organizzazioni sindacali di polizia penitenziaria convocate a palazzo del governo (non era presente solo il Sappe), incontro tenuto alla presenza del provveditore regionale Martone, del direttore e del comandante della Polizia penitenziaria di Foggia, oltre ai responsabili della Asl per la sanità Penitenziaria sulla situazione dell’Istituto di Foggia.
«Ci auguriamo che la nomina sia definitiva dopo otto direttori con incarichi temporanei», l‘auspicio delle sigle presenti. «Mentre per il mese di ottobre dovrebbe essere assegnato anche un vice direttore. Per quanto attiene un ulteriore incremento di organico oltre quello assegnato in questi giorni - informa una nota sindacale diffusa dalla Cgil - si dovrà attendere il prossimo corso allievi agenti, che terminerà entro la prima metà dell’anno prossimo».
Nel corso dell’incontro i sindacati hanno sottolineato «l’esiguità delle assegnazioni di personale non solo per la Casa Circondariale di Foggia (33 agenti: ndr) ma anche per gli altri due istituti di Lucera e san Severo in provincia di Foggia.
Le sigle denunciano «il particolare - si legge - affollamento di detenuti della regione Puglia, la prima in Italia seguita dalla Lombardia, rispetto alle altre regioni della Repubblica, il particolare affollamento dell’istituto di Foggia pari al 190%, rispetto agli altri istituti della Regione, l’insostenibilità di turnazioni fino a 12 e 16 ore continuative che hanno portato i lavoratori al limite della sopportazione».
«Per quanto attiene la questione sanitaria i dirigenti Asl - riferiscono ancora i sindacati - hanno evidenziato che si sta provvedendo a reclutare ulteriori infermieri e medici da destinare agli istituti penitenziari, evidenziando però che vi sono difficoltà a reperire figure professionali disposte ad espletare attività all’interno di istituti penitenziari ed in particolare per Foggia. Il prefetto al termine dell’incontro si è dato disponibile a riportare le nostre doglianze al Dap e ai ministri della Giustizia e dell’interno».