Cinema

Manfredonia, il «Sipontum Arthouse International Film Festival» al regista 25enne Rocco Anelli

nicola morisco

Anelli ha presentato il cortometraggio «Pierpaolo Morto e Risorto», racconto ispirato a Pasolini con una fascinosa ambientazione pugliese

Un talento del giovane cinema pugliese del quale ne sentiremo parlare in futuro. È il 25enne regista e autore Rocco Anelli, nato a Bari e residente a Roma, che, con il suo cortometraggio Pierpaolo Morto e Risorto, venerdì scorso si è aggiudicato al «Sipontum Arthouse International Film Festival» di Manfredonia il premio per la Miglior Fotografia (Luca La Vopa), il Miglior Sound Design (Alessandro Grasso) e la Menzione d’Onore. Al Feel The Reel International Film Festival, manifestazione cinematografico internazionale mensile fondata a Glasgow, ha ottenuto: il premio per la Miglior Colonna Sonora Originale (al maestro Nicola Scardicchio) e due nomination per la Miglior Fotografia e il Miglior Attore (Giacomo Pressi).

Il film breve di Anelli, inoltre, è in lizza in altri prestigiosi festival italiani. «È sempre importante vedere un proprio lavoro uscire nel mondo e mietere consensi- commenta Anelli-. Non posso che essere orgoglioso, perché in ogni opera si mette una parte si sé». Realizzato con giovani attori come Giacomo Pressi (Pier Paolo), Giulia Sanna (Margherita) e Antonio Carella (Giovanni), nel corto il regista e autore barese propone un’identità insolita di Pier Paolo Pasolini affascinato dai luoghi dell’anima pugliesi.

La vicenda racconta di un giovane intellettuale di nome Pier Paolo, il quale apprende da Margherita, sua collega e poetessa ribelle, di essere stato nominato dal Comune «Maestro della Settimana Santa». Dopo aver incontrato e salvato Giovanni, un ragazzo senza tetto, Pier Paolo plasma la sua esistenza, e quella di chi lo circonda, come Pigmalione con la sua opera d’arte. Il mito greco si fonde ai riti della Settimana Santa trasformando il mondo di Pier Paolo nello specchio incerto della sua spiritualità.

«Ho voluto omaggiare Pasolini allontanandomi da “Pasolini persona” e concentrandomi sul rapporto che il poeta instaurava con i luoghi, i riti e le persone che lo circondavano- spiega Anelli-. Questo film breve non è un’opera su Pasolini, ma un film su di un altro Pier Paolo, un giovane intellettuale sospeso nei giorni della Settimana Santa pugliese e che ne esplora, indaga e si lascia rapire dai riti, dalle contraddizioni, dalle tradizioni della Puglia e dei suoi luoghi magici dell’anima».

Girato l’anno scorso nel centenario della nascita di Pasolini tra Ostuni, Giovinazzo, Molfetta e Bisceglie, il corto è prodotto da Kraken srl (distribuito da Draka) con il contributo di Apulia Film Commission e Regione Puglia. «Il film- precisa Anelli-, è un piccolo ma intenso viaggio all’interno delle tradizioni pugliesi che si colloca trasversalmente tra passato e presente e racconta un Pasolini inedito e immaginario». Anelli, che ha già realizzato due cortometraggi, I Gemelli (visibile in streaming su Prime Video) e Se fossi uomo, nonché il romanzo I bagnanti (Ed. Les flaneurs), è anche un musicista e compositore diplomato al conservatorio Duni di Matera in Canto lirico. Ha curato la regia di tre opere liriche e si accinge a dirigere uno spettacolo su Giuseppe Verdi a Gravina in Puglia. «Sebbene siano due mondi artistici ben diversi – conclude Anelli-, il compito del regista rimane prevalentemente lo stesso».

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