La visita

«Mettiamoci in gioco, così possiamo sconfiggere i mafiosi»: Don Ciotti a Cerignola

Gennaro Balzano

«Le cosche mafiose di Cerignola tra le più ricche e pericolose del sud. Racket e usura i reati di tutti i giorni che uccidono le imprese e le famiglie»

CERIGNOLA - Un evento dai connotati fortemente sociali, promosso dalla prefettura di Foggia e rivolto agli studenti universitari e secondari di secondo grado, che ha visto tra i presenti don Luigi Ciotti di Libera e il commissario straordinario del Governo prefetto Maria Grazia Nicolò.

“Racket e Usura. Testimonianze di Coraggio e Libertà” il titolo dell’evento organizzato in collaborazione con il Comune di Cerignola, l’Università di Foggia, l’Ufficio scolastico regionale della Puglia e la diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, che si è tenuto al Teatro “Mercadante” di Cerignola.

«È possibile sconfiggere la mafia se anche noi cittadini ci mettiamo in gioco. La presenza mafiosa in tutta Italia è veramente forte, ma soprattutto non c’è la percezione della gravità di questo problema, per cui c’è bisogno di unire le forze. La Puglia, la provincia di Foggia, sono da troppo tempo territorio di conquista per la criminalità organizzata e il racket è uno dei business più produttivi. Al pari l’usura, che mina la vita delle persone, il presente e il futuro delle imprese e delle attività produttive, consegnando di fatto alle mafie anche l’economia dei territori» ha detto il presidente nazionale di Libera dal palco.

L’iniziativa costituisce il nuovo evento del “tour della legalità” ideato nell’ambito del “Patto educativo provinciale“, ed è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia e agli studenti universitari, stimolandoli alla riflessione sui temi dei valori di libertà, di cittadinanza attiva e di contrasto di ogni forma di sopruso e illegalità, attraverso il confronto con chi, con la forza del coraggio e il senso profondo di fiducia nelle Istituzioni, hanno deciso di non abbassare la testa di fronte alle indebite interferenze della criminalità nella propria vita personale e professionale.

Presenti, per i doverosi saluti, anche il prefetto di Foggia Maurizio Valiante, l’amministrazione comunale di Cerignola, il Procuratore di Foggia Ludovico Vaccaro e il Questore di Foggia Ferdinando Rossi.

La tavola rotonda ha visto la partecipazione del Commissario straordinario del Governo per le iniziative antiracket ed antiusura, Prefetto Maria Grazia Nicolò, che ha precisato come sia fondamentale per i territori sentire vicine le istituzioni, dall’azione delle Prefetture alle forze di polizia.

A seguire le testimonianze di don Pasquale Cotugno (Caritas Diocesana) e Franco Elia (imprenditore agricolo), oltre ad un laboratorio teatrale con gli studenti delle scuole di Cerignola, a cura di Dino La Cecilia: una performance teatrale sui temi oggetto della giornata.

In piazza Matteotti, dinanzi al Teatro “Mercadante”, il Pullman Azzurro della polizia di Stato e i mezzi di tutte le Forze di Polizia. Nonostante si trattasse di una mattinata lavorativa è stato notevole l’interesse dei cittadini attratti dall’evento.

Un segnale importante per la città che, troppo spesso alla ribalta delle cronache, chiede a gran voce la vicinanza delle istituzioni. Lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, il commissariamento e una nuova epoca di restaurazione hanno reso ancora più suggestivo un evento che ha toccato l’attualità della realtà cerignolana, nell’ultima relazione della Dda considerata uno degli hub più produttivi della coisiddetta quarta mafia e quella maggiormente capace di infiltrarsi nel tessuto economico sociale.

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