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Agguato di Nettuno: testimone giustizia Foggia andrà a Roma a deporre
La magistratura indaga sul tentato omicidio del capomafia foggiano Antonello Francavilla e del figlio minorenne. I due furono feriti gravemente il 2 marzo scorso a Nettuno dove il boss era agli arresti domiciliari
FOGGIA - Domenico Solazzo, testimone di giustizia di Foggia, sarà interrogato nel corso di un incidente probatorio dalla magistratura di Roma che indaga sul tentato omicidio del capomafia foggiano Antonello Francavilla e del figlio minorenne. I due furono feriti gravemente il 2 marzo scorso a Nettuno dove il boss era agli arresti domiciliari. Per il duplice tentato omicidio è il carcere dal 2 agosto scorso Antonio Fratianni, di 56 anni, imprenditore edile foggiano che avrebbe sparato al boss per non restituire una ingente somma di denaro (600 mila euro) ricevuta due anni prima dal clan Francavilla per costruire un palazzo in città. Solazzo ha già riferito agli inquirenti di aver appreso da Michele Ragno, che insieme ad Emiliano Francavilla (fratello di Antonello e come lui al vertice della batteria mafiosa) lo minacciò di morte, la dinamica del duplice ferimento di Nettuno. Fratianni - secondo la ricostruzione - si recò a casa di Francavilla e, quando quest’ultimo si voltò per preparargli un caffè, l’imprenditore fece fuoco ferendo gravemente il capomafia e il figlio 15enne. L'incidente probatorio di Solazzo si terrà nei prossimi giorni nell’aula bunker del carcere di Rebibbia. Il testimone di giustizia è già stato ascoltato in un incidente probatorio il 26 ottobre, in Tribunale a Bari, nell’inchiesta sul tentato omicidio di Fratianni sventato dalla Polizia la sera del 26 giugno e che, un mese dopo, portò all’arresto di sei esponenti del clan Francavilla, tra cui Michele Ragno. Il clan voleva ammazzare Fratianni per non aver restituito i soldi e per aver tentato di uccidere Antonello Francavilla e il figlio.