L'operazione della Guardia Costiera

Manfredonia, sequestrati 6 quintali di novellame di sarda

Redazione online

Multe per oltre 41mila euro: intervento anche del Roan della Gdf

FOGGIA - I militari della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza di Manfredonia hanno portato a termine un’operazione di polizia finalizzata alla tutela dell’ambiente e delle risorse ittiche. L’operazione ha visto impegnate tre pattuglie della Guardia Costiera e la Guardia di Finanza con un mezzo navale e due pattuglie.

Nel corso di un controllo a un motopeschereccio sono state rinvenute 43 cassette contenenti esemplari di “sardina pilchardus”, ovvero novellame di sarda (c.d. bianchetto), per un totale di circa 380 kg. Il comandante del peschereccio ha provato ad eludere l’ispezione, gettando in mare parte del pescato, ma grazie all'intervento dell’unità della Guardia di Finanza, è stato scortato fino all’ormeggio del porto dove i militari hanno sequestrato il prodotto illecitamente pescato. A seguito dell'ispezione sanitaria, il prodotto ittico è stato donato ad enti caritatevoli della provincia di Foggia. Sequestrata anche la rete utilizzata che risultava essere non regolare poiché aveva la maglia inferiore a quella prevista dalla normativa di settore (che fissa in 40 mm la misura minima) e quindi potenzialmente dannosa per l’intero ecosistema.

Il comandante del motopeschereccio è stato multato per una cifra di 25.000 euro per la pesca vietata e di 2.000 euro per le manovre elusive poste in essere, oltre a una sanzione accessoria finalizzata, nei casi più gravi, alla sospensione del titolo di comandante e della licenza di pesca.

Ulteriori controlli hanno permesso di individuare, sul Molo di Levante, altre 20 cassette di “sardina pilchardus”, per un totale di circa 120 kg posti sotto sequestro, elevando una sanzione amministrativa di 10.000 euro.

Successivamente, una pattuglia del Corpo rinveniva, a bordo di un autoveicolo presente all’interno del medesimo porto, ulteriori 95 kg di novellame di sarda. Anche in questo caso veniva elevata a carico del responsabile una sanzione amministrativa di importo pari 4.000 euro, ponendo sotto sequestro il prodotto. L’attività preventiva e repressiva a contrasto del commercio ittico illegale, nonché a tutela dell’ecosistema marino, proseguiranno a tutela dell’economia sana del Paese.

Privacy Policy Cookie Policy