Sanità
Foggia: Radioterapia al Policlinico, la gara sarà rivista e riaperta
I nuovi acceleratori lineari andranno a sostituire i vecchi apparati ormai datati
FOGGIA - La gara per i nuovi acceleratori lineari della Radioterapia al policlinico di Foggia verrà pubblicata «nel più breve tempo possibile». Lo afferma dalle colonne della Gazzetta il Rup del procedimento, l’ingegner Massimo De Santis, in seguito alla decisione, apparsa sulle prime abbastanza sorprendente, di bloccare la procedura di assegnazione dell’appalto da 6,5 milioni di euro pubblicato appena due mesi fa. «Le ragioni vanno ricercate nelle segnalazioni ricevute direttamente dalle società che potrebbero concorrere con le loro offerte all’aggiudicazione dell’appalto. Si tratta infatti di apparati molto sofisticati, l’avanzamento tecnologico in questi campi è molto rapido. Semplicemente ci è stato fatto notare che con un taglio diverso della gara si potrebbero installare macchine ancor più performanti, senza alcun aumento dei costi già stabiliti nella procedura di gara».
I nuovi acceleratori lineari andranno a sostituire i vecchi apparati ormai piuttosto datati, installati nel 2006 quando la Radioterapia emise i primi vagiti nel settembre di quell’anno, realizzata grazie a una massiccia sottoscrizione popolare dei cittadini foggiani. Un servizio erogato nell'ambito del dipartimento oncologico risultato in questi anni tra i più richiesti, circa mille i pazienti in media (ma c’è stata una flessione a causa del Covid) che ogni anno vi si recano per cura dei tumori, molto elevata (circa il 40%) in particolare la mobilità dei pazienti che raggiungono Foggia da altri centri della Puglia e alcuni anche da fuori regione. Anche per tutto questo interesse che gravita intorno alla Radioterapia foggiana, la notizia dell’annullamento della gara aveva pertanto suscitato qualche voce incontrollata, specie in un momento in cui il secondo policlinico di Puglia è finito nel cono d’ombra della cronaca giudiziaria dopo il clamoroso arresto il 13 dicembre scorso (ai domiciliari, poi revocati a fine anno) dell’ex direttore generale Vitangelo Dattoli, finito in un’inchiesta sull’appalto per il trasferimento degli organi.
«La decisione è stata presa al solo fine di elevare le prestazioni a beneficio dei pazienti ed a garanzia della nostra azienda sanitaria», aggiunge De Santis. «Faremo peraltro un ulteriore passaggio con il progettista e il primario della Radioterapia, il dottor Giuseppe Bove, proprio perché non vogliamo più fare errori. Si riteneva, infatti, in un primo momento di poter stabilire il bando di gara direttamente con il progettista, ma proprio un confronto con il dottor Bove ci ha permesso di aggiornare alcune soluzioni che hanno trovato conforto anche nei suggerimenti che ci sono stati forniti dalle ditte».