Terremoto a palazzo di città

Foggia, oggi la sospensione del consiglio dopo l'arresto di Landella

Redazione Foggia

L'ultimo atto del prefetto Grassi prima di andar via, ora la nomina del commissario

Foggia  - Il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, firmerà stamane la sospensione del consiglio comunale e la contestuale proposta di nomina al ministro dell’Interno del nuovo commissario che erediterà le sorti della municipalità foggiana per un tempo al momento non valutabile. Sarà l’ultimo atto del rappresentante del governo che proprio oggi lascerà Foggia dopo due anni per la nuova destinazione di Padova. Al suo posto arriverà il prefetto Carmine Esposito, questore di Roma fino ad alcuni giorni fa e considerato uno dei maggiori esperti nella lotta al crimine nel nostro paese.

L’epilogo di una giornata molto triste per i foggiani si è consumato ieri quando il presidente del consiglio comunale, Lucio Ventura, ha cominciato mestamente la “chiama” sulla piattaforma Zoom per l’ultimo adempimento formale: l’ultimo consiglio per la surroga dei cinque consiglieri dimissionari o arrestati. Ma la riunione non è mai cominciata, nessun consigliere si è presentato e la seduta è andata ancora una volta malinconicamente deserta. Del resto era accaduto più o meno lo stesso prima dell’arresto di Landella (ma con l’inchiesta per corruzione ampiamente avviata), il consiglio comunale aveva già abdicato alle sue funzioni.

Domani a norma di regolamento è prevista la seconda convocazione dell’assemblea cittadina, ma chissà se ci saranno le condizioni per convocarla con un consiglio ormai decaduto e un’amministrazione che di fatto non esiste più. ra l'altro ieri a mezzanotte è scaduto anche il termine entro il quale il sindaco avrebbe potuto ritirare le dimissioni. Tra qualche ora la scena sarà tutta del commissario (probabilmente arriverà una triade con due sub-commissari).

Il tempo degli adempimenti formali, poi la nomina da parte del ministro Lamorgese sancirà il passaggio verso l’ignoto dell’amministrazione comunale foggiana, colata a picco sotto i colpi delle inchieste della magistratura che vede il sindaco Landella, i consiglieri Antonio Capotosto e Dario Iacovangelo ai domiciliari, l’imprenditore Paolo Tonti arrestato e la moglie del sindaco, Daniela Di Donna, interdetta dai pubblici uffici per dieci mesi.

L’inchiesta della procura foggiana nel frattempo va avanti, bisogna individuare i profili di responsabilità di altri consiglieri comunali citati nell’ordinanza e che sono stati tirati in ballo dalle dichiarazioni rese ai magistrati dall’ex consigliere Iaccarino durante l’interrogatorio in carcere (fu arrestato il 30 aprile in un’altra inchiesta per corruzione), oltre che sulla base di intercettazioni ambientali.

Un’inchiesta dalle rivelazioni sconcertanti per il modo in cui i rappresentati dei cittadini avrebbero utilizzato il proprio potere, il tutto finalizzato a ottenere tangenti da imprenditori per far passare provvedimenti in consiglio o approvare gare d’appalto. Il sindaco Landella sarà sentito probabilmente giovedì dal Gip per l’interrogatorio di garanzia entro i dieci giorni dall’arresto. In particolare il sindaco dovrà chiarire i contenuti e le modalità della presunta tangente chiesta all’imprenditore Azzariti per un appalto da 53 milioni di euro per la pubblica illuminazione e relativa manutenzione degli impianti per dieci anni.

Secondo quanto riferisce il suo grande accusatore Iaccarino, Landella avrebbe preteso dall’imprenditore una tangente da 1 milione, poi ridotta a 500mila euro e infine a 300mila euro altrimenti avrebbe minacciato di far saltare tutto.

Privacy Policy Cookie Policy