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Foggia, giovane trovato morto sui binari: «Marco era vittima di bulli»

 
Redazione online

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Foggia, ore d'ansia per un 29enne scomparso: l'appello sui social

A rivelarlo sono i familiari di Marco Ferrazzano, scomparso il 22 gennaio e che lo stesso giorno morì travolto da un treno. Oggi è arrivata la conferma dall'esame del Dna: i resti rinvenuti appartenevano al 29enne foggiano

Mercoledì 17 Febbraio 2021, 15:34

FOGGIA - Marco Ferrazzano, il 29enne di Foggia scomparso lo scorso 22 gennaio, è morto: lo ha confermato l'esame del Dna sul cadavere che era stato ritrovato sulla linea Foggia-Bari nello stesso giorno in cui si sono perse le tracce del giovane. Sua sorella Miriam, che più volte aveva fatto appello agli inquirenti affinché venissero effettuati gli esami del Dna sul corpo della persona travolta dal treno, spiega: «Questa mattina sono arrivati i risultati che hanno confermato che il corpo appartiene a Marco».
Marco Ferrazzano era uscito di casa alle ore 15 del 22 gennaio scorso dicendo a sua madre che avrebbe dovuto incontrare un amico. Gli investigatori ipotizzano che Ferrazzano possa essersi suicidato.

«ERA VITTIMA DI BULLI» - I familiari di Marco Ferrazzano, il 29enne scomparso a Foggia il 22 gennaio e che lo stesso giorno è morto travolto da un treno, come l’esame del Dna ha confermato oggi, sostengono che «negli ultimi tempi pare» che Marco «fosse bullizzato: spesso tornava a casa con lividi e diceva di essere caduto», e «gli veniva rubato un telefono al mese».

L’ipotesi che Marco fosse vittima di bulli emerge da un post sulla pagina Facebook «Marco Ferrazzano torna a casa», creata dai suoi parenti per raccogliere eventuali segnalazioni.

Il post è stato rilanciato il 29 gennaio anche sul profilo Fb della sorella di Marco, Miriam Ferrazzano.
A Marco il cellulare sarebbe stato rubato anche il giorno prima della sua scomparsa. Per Miriam, così come lei stessa ha detto nel corso della trasmissione «Chi l’ha visto» lo scorso 10 febbraio, c'era qualcosa nel telefono che Marco non voleva vedessero i suoi familiari. Il giorno prima di sparire, ha detto sua sorella, Marco «torna a casa, si collega su Facebook e lì blocca tutta la sua famiglia e cambia tutte le password della sua mail.

Temeva che qualcosa pubblicato sui social potessimo vederlo noi, o la diffusione di qualche video» o di qualche "messaggio contenuto nel telefonino».

IL SINDACO: «OCOORRE RIFLETTERE SUL BULLISMO» - «Oggi la comunità foggiana, con grande dolore, apprende dall’esito dell’esame del Dna la triste conferma che il corpo ritrovato sui binari appartiene a Marco Ferrazzano, il 29enne foggiano di cui non si avevano più notizie dal 22 gennaio scorso. E’ una tragica notizia che non può lasciare nessuno indifferente e obbliga tutti a riflettere sulle conseguenze terribili che possono derivare da forme di violenza, più o meno subdola, come il bullismo».

Lo afferma il sindaco di Foggia, Franco Landella, dopo la conferma che era Marco Ferrazzano la persona travolta dal treno lo stesso giorno della scomparsa del 29enne. 

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