Nel Foggiano

Covid, dal Trentino Alessandro e Giulia tornano a vivere a Monte Sant'Angelo e si inventano un lavoro

Paolo Troiano

Chiusa l'azienda dove lavoravano riaprono una macelleria storica in paese

Tutte le trasmissioni televisive parlano giornalmente di Covid 19, dei nuovi contagi, dei tamponi effettuati e dei ricoveri in terapia intensiva, di coloro che guariscono e dei decessi. Sicuramente un quadro preoccupante, anche per la crisi economica che sta mettendo in ginocchio imprese e attività commerciali in generale. Un’iniziativa che sa di speranza parte da due giovani, uno di Monte Sant’Angelo Alessandro e l’altra, Giulia, trentina: hanno aperto nella cittadina dell’Arcangelo un’attività commerciale a due passi dal Santuario di San Michele, entrato a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco dal 25 giugno 2011.
Alessandro è un giovane intraprendente, costretto a spostarsi per lavoro nel Trentino Alto Adige nel settore della ristorazione, Giulia è una giovave laureata: tra loro nasce l’amore.

Purtroppo la struttura in Trentino dove lavoravano chiude causa coronavirus, quindi decidono di spostarsi al sud, nella cittadina micaelica per aprire l’attività. Lei si innamora del luogo ed esprime la volontà di fermarsi, lui preoccupato per la situazione covid 19, ma soprattutto per le scarse possibilità di trovare un lavoro, inizia ad immaginare qualcosa da fare in proprio. Alessandro non si dà per vinto e decide di riaprire una macelleria storica di Monte Sant’Angelo, chiusa da circa sei mesi. Al solo pensiero di aprire una partita Iva in tempo di Covid, tutti gli davano del matto, ma evidentemente tanto matto non è e dando fondo ai pochi risparmi, i due fidanzati realizzano il loro progetto di trovare un lavoro ma soprattutto di rimanere in un luogo dal quale tutti i giovani appena possono scappano via.
Che dire? Complimenti ragazzi e un grande in bocca al lupo.

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