Lo sfogo sui social
Foggia, «Donato morto come Willy in una rissa. La giustizia deve arrivare per tutti»
Su Fb amici e parenti di Donato Monopoli chiedono giustizia per la morte del 25enne di Cerignola
FOGGIA - «Donato è morto come Willy, pestato brutalmente, ma su di lui si sono spenti i riflettori e i suoi "assassini sono liberi come niente fosse: non devono esistere morti di serie A e di serie B». Si possono sintetizzare così alcuni post pubblicati sulla pagina Fb 'Giustizia per Donato', dedicata Donato Monopoli, il 26enne di Cerignola morto a maggio dello scorso anno a Foggia dopo essere stato pestato perché intervenuto per sedare una rissa. Un destino che lo accomuna a Willy Monteiro Duarte, ucciso a 21 anni con calci e pugni durante una rissa, a Colleferro.
Per la morte di Donato furono arrestati due ventisettenni foggiani che, dopo aver trascorso sei mesi in carcere, sono stati messi in libertà con obbligo di firma. E ora gli amici e i parenti di Donato si domandano perché la morte del giovane cerignolano non abbia avuto lo «stesso clamore mediatico di quella di Willy». E chiedono venga fatta giustizia affinché Donato non sia dimenticato.
Nei post si precisa che «ci si spezza il cuore per Willy» ma si chiede «cosa serva per avere giustizia in Italia, diventare un caso mediatico?». «Un mio parente, Donato Monopoli di 26 anni - si legge - è stato BRUTALMENTE ASSASSINATO mentre cercava di sedare una rissa, all’interno di un locale a Foggia e nel maggio 2019 è morto. Gli assassini sono a piede libero e hanno solo l'obbligo di firma».
«Donato, ad oggi, non ha avuto nessun tipo di giustizia, nessuno ne parla, nessuno ha telefonato 'ai piani altì - si legge in un altro post - nessuno gli ha dedicato giorni di programmi tv, nessuno ha parlato del suo caso. Certo, all’inizio si, ma oggi? Come funziona?». «Donato e tutti gli altri ragazzi morti come lui, sono passati in secondo piano? No - conclude il post - non è così che dovrebbe funzionare».