L'emergenza
Casa Sollievo Sofferenza, 10 positivi e 76 dipendenti in quarantena. Da Cri ambulanza attrezzata
Crescono i casi nella nostra regione e il Foggiano si conferma la zona più colpita
La Puglia sta per entrare nell'emergenza coronavirus: l'aumento dei contagi e le misure che sta predisponendo la Regione con ospedali dedicati richiede il massimo sforzo per garantire la tenuta del sistema sanitario. Per far fronte all'emergenza nel Foiggiano - una delle aree critiche della Puglia - il Comitato regionale della Croce rossa (presieduta da Ilaria Decimo), d'intesa con quella nazionale, ha allestito in meno di 48 ore e messo a disposizione dell'ospedale Casa Sollievo e Sofferenza di San Giovanni Rotondo un'ambulanza con barella di alto biocontenimento.
Il mezzo, con tecnologia di ultima generazione, fa parte del reparto di sanità pubblica della Croce Rossa Italiana. Il nuovo mezzo, in dotazione al Comitato pugliese, può essere usato anche come una normale ambulanza. Personale volontario della Croce Rossa Italiana sosterà presso il nosocomio, pronto a trasportare pazienti affetti da COVID-19, in piena sicurezza per i sanitari e la popolazione. Il Comitato Regionale Puglia della Croce Rossa Italiana ed il Presidente Ilaria Decimo, aggiungono l'ennesima nota d'orgoglio per l'associazione regionale, supportando e collaborando con uno degli ospedali più importanti d'Italia.
Infatti, sono 10 i pazienti risultati positivi e sintomatici al Coronavirus, tra transitati e degenti, nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, nel Foggiano. Il nosocomio informa che dei 10 contagiati un solo paziente è ricoverato in rianimazione mentre altri 5 sono assistiti in area protetta in attesa di trasferimento. Quattro, invece, erano già stati trasferiti in un’altra struttura pubblica designata dalla Regione Puglia.
L’ospedale voluto da San Pio fa sapere che «ad eccezione del paziente in terapia intensiva, la degenza degli altri pazienti è da associare ad altre patologie preesistenti». Sono 76, invece, i dipendenti dell’ospedale in quarantena essendo entrati in contatto con pazienti risultati sintomatici e positivi. «Dieci dei 76 - si apprende - sono diventati sintomatici e positivi presso il proprio domicilio senza che abbiano avuto bisogno di cure ospedaliere».