Ambulanze e pulizie

Foggia, infermieri con partita Iva: un controsenso in sanità

Redazione online

Postazioni 118, lento il transito dalle associazioni a Sanitaservice

FOGGIA - Le associazioni di volontariato «continuano a gestire gli infermieri inquadrati in servizio sulle ambulanze con la partita Iva», denuncia ancora il sindacato in una lettera inviata ai vertici di Asl e Azienda ospedaliero-universitaria oltre che alla Regione. La lenta trasmigrazione nella Sanitaservice dei lavoratori addetti al servizio sulle ambulanze e incaricati delle pulizie all’interno degli ospedali, continua secondo l’organizzazione Usb (unione sindacale di base) a replicare uno schema da tempo censurato dall’Asl finito ritetutamente nel mirino del sindacato autonomo che su questa battaglia sembra averne fatto una questione di principio.
«Le associazioni di volontariato - denuncia infatti l’Unione di base in una nota diffusa anche agli organi di stampa - vengono regolarmente rimborsate dall’Azienda sanitaria locale nonostante le norme regionali non lo prevedano. La Regione non prevede non solo la gestione degli infermieri da parte delle associazioni di volontariato, ma anche i rimborsi per i lavoratori con il metodo della partita Iva. Un obbrobrio questa modalità di pagamento che il direttore generale dovrebbe abolire con decisione».
Al fine di accelerare i tempi e per consentire a tutto il personale di trasmigrare nei ranghi della Sanitaservice (società in house dell’Asl) il sindacato ha scritto una nota inviata, tra gli altri, al presidente della Regione e al direttore del dipartimento Salute nella quale viene sollecitato «l’immediato intervento - si legge - da parte di quanti in indirizzo». Il sindacato chiede il migliore inquadramento del personale in servizio presso le associazioni di volontariato. Come? «Utilizzando lo stesso metro adottato - viene suggerito - per Sanitaservice e cioè lo scorrimento della graduatoria esistente e portare alla normalità anche queste postazioni».
I precedenti in tal senso non mancano. Il sindacato ricorda, infatti, i tentativi portati avanti dall’Asl e andati a buon fine per rimettere ordine su un argomento che aveva assunto i caratteri dell’ingovernabilità. «Nel dicembre 2018 - ricorda ancora l’Usb - fu emanato un bando di avviso pubblico per reperire infermieri da adibire al servizio ambulanze per il 118. Personale che, già dal 1° gennaio 2019, ha preso servizio nelle postazioni con contratto diretto presso l’Asl di Foggia come peraltro avrebbe dovuto sempre essere anche in passato».

Resta tuttavia in sospeso il personale ancora in carico alle associazioni, in tutto venti postazioni su un totale di 45 (le altre venticinque sono in carico alla Sanitaservice): «Ad oggi - sottolinea infatti l’Usb - abbiamo l’impressione che ciò che non era possibile per Sanitaservice (ovvero gestire gli infermieri a partita Iva) è invece possibile per le Associazioni di volontariato che gestiscono postazioni del 118 nella provincia di Foggia. Queste, infatti, continuano a gestire infermieri a Partita Iva secondo noi e secondo le norme regionali, illegittimamente».
Altra questione sollevata dall’Usb riguarda il personale dell’ospedale Lastaria di Lucera che, come da determina regionale approvata il 9 aprile, è passato sotto la diretta giurisdizione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Foggia. «All’interno dell’ospedale Lastaria - ricorda ancora l’Usb - operano, anche, lavoratori della Sanitaservice, società in house con socio unico la Asl di Foggia. Come da statuto, la società in house “Sanitaservice” può fornire le sue prestazioni solo all’azienda a cui fa riferimento che opera il controllo analogo sulla stessa società controllata. Gli Ospedali riuniti fanno gestire il servizio di pulizia dei plessi di sua competenza ad una cooperativa. Chiediamo pertanto un incontro a breve con le direzioni generali di Asl e Ospedali riuniti visto che i tempi per il trasferimento del personale dall’una all’altra azienda sono molto ridotti».

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