l'analisi
Giugliano vota per girare pagina come Taranto
Anche a Giugliano il Comune è rimasto aperto ieri per la consegna delle liste elettorali. Proprio come a Taranto in queste ore. Perché si spera nel cambiamento in questa terra d’Italia
Giugliano, Campania, Italia. Tanti abitanti, tantissimi. Più di quanti i nostri Massafra Triggiano, San Ferdinando di Puglia, Carapelle, Castelluccio dei Sauri, Lesina, Corsano e Taviano, messi assieme. Tanti, quasi quanti Taranto, che il 25 e 26 maggio andrà al voto, proprio come Giugliano. Primo comune d’Italia per abitanti con oltre 150.000 abitanti, non capoluogo di regione e di provincia. Sciolto per dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, della giunta uscente di centro-sinistra, molti di loro indagati per associazione criminale organizzata di stampo camorristico. Giugliano, come Taranto, che lotta e spera di cambiare pagina.
«Qui si paga il pizzo per costruire. Anche i privati, 1000 euri a solaio e se no …» te lo dice quasi sottovoce, uno dei tanti giuglianesi che ti scorrazzano in giro per le vie trafficate del sabato mattina, svicolando nel traffico congestionato della strada principale della città, via Campano, che da sei mesi il Comune ha pensato bene di chiudere per lavori. Mai iniziati, figurati, fino ad oggi. «Grazie per l’agonia» si legge sui lenzuoli affissi sulle barriere metalliche che sbarrano la strada, dai «commercianti che ringraziano». Anche qui il Comune è rimasto aperto ieri per la consegna delle liste elettorali. Proprio come da noi in queste ore. Perché si spera nel cambiamento in questa terra d’Italia, una lingua di territorio che si estende dal Tirreno al confine con Aversa, dove la giunta uscente lascia bruciato dietro di sé. A cominciare da quella Terra dei Fuochi che confina con l’oasi naturale del Lago Patria. Manca sicurezza, lavoro, trasporti. Senza uno straccio di scuole serali chiuse da oltre cinque anni, senza uno spiraglio, che sia un miraggio, di cambiamento. Perché sarebbe una città perfetta per viverci, se solo ci fosse una giunta comunale capace. A pochi chilometri da Napoli, l’unica arteria stradale è congestionata tutte le mattine, come la Bari-Brindisi, senza collegamenti diretti e la metro napoletana che è sempre troppo lontana per arrivarci, solo con i mezzi propri.
Ma non si arrende Giugliano e lotta per il cambiamento, un po’ come la sua squadra. Girone C della Serie C, insieme alle nostre Foggia, Monopoli e l’inesistente Taranto Calcio, un tempo gloriosa compagine che lottava nelle serie maggiori, oggi ultima del girone con 19 punti di penalizzazione. Destini sportivi accomunati, da una parte all’altra del nostro Meridione dove si spera in una svolta, da qui ad un mese, il 25 e il 26 maggio quando andranno al voto 1.192.132 italiani. A Giugliano, come a Taranto, per un cambiamento, davvero. Finalmente.