L'idea
G7, la grande occasione: ora Bari e la Puglia aprano la Porta d’Oriente
La nostra storia ci impone di avviare nuove relazioni con il continente africano
E quindi è il suo momento: è il tempo di Bari: Città di mare e di fede, approdo, porto, luogo di commercio e incontro di culture. Che dire eccoci «se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari» e poi quello che ci piace di più è «Bari porta d’Oriente».
Bene allora apriamo questa «Porta d’Oriente», percorriamolo il cammino verso Oriente, non più solo affermazioni di immagini. È arrivato il tempo di presentarla concretamente, questo è il momento della verità. Diamo un senso alla storia di Bari testimoniando, con i fatti, il desiderio di essere Città Regione e leader nel Sud Italia in una Puglia operosa fortemente presente nel Mediterraneo.
Dai tempi dei Re normanni e degli Svevi Bari si ritagliò il ruolo di porto importante e sede di fiere. Sempre avuto vocazione di colloquiare verso Oriente, con l’attività di mercanti e armatori con i paesi del Mediterraneo, specie da quando al tempo dei Romani divenne Municipium.
Ma adesso il tempo moderno ci impone una gestione diversa del ruolo di Bari e della Puglia: la nostra storia ci impone un altro atteggiamento. Diamoci da fare! È senza dubbio una bella ipotesi quella di organizzare direi proprio con inviti personalizzati un incontro, in Puglia, con giornalisti e televisioni nord africane. Parliamo «occhi negli occhi» onestamente senza dare false illusioni con il Continente Africano. Potrebbe essere una delle tante iniziative che si possono pensare per dare una corposità diversa a questa brillante occasione, il G7, concretizzata dalla nostra Presidente del Consiglio.
Verrebbe da dire anche in questa occasione: un passo semplice verso grandi scenari per Bari e la Puglia. Certamente non sarà facile in quei giorni mettere tanta «carne a cuocere» ma tant’è come dire: ora o mai più! Non è mai semplicissimo effettuare cambi di passo specie quando poi capita di dover scegliere in un solo colpo anche le gambe che questi passi debbono rendere operativi.
Verrebbe da dire col Manzoni «il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare». E allora? Forza con programmi anche diversificati espressione di diverse culture politiche ma con un unico obiettivo fare della nostra Regione il grande laboratorio politico, le nostre città il crogiuolo di cultura anche su un argomento così scottante. Rafforziamo quella posizione, già forte, che abbiamo conquistato in assoluto in tanti ambiti Che poi, come si dice, vale sempre anche questo è patrimonio di grande cultura.