L'editoriale

«Scenetta» tragicomica fra guerra in Ucraina e scandalo Qatar-Ue

Stefano Tatullo

Ma adesso come vanno le cose in Italia, c’è democrazia, i cittadini sono tutti uguali? Sì, sì, pensa che lì i migranti possono fare le cooperative per aiutare i migranti e si possono comprare le Vuitton; e poi ci sono quelli che festeggiano il Msi

Lo schiaffo si sentì netto: ciaff! Vlady guardò Francesco interdetto, come se volesse chiedere: perché?! Il Papa lo guardò dritto negli occhi e disse: Più non dirò. Vlady si passò la mano sulla guancia dolente e abbassò gli occhi. Come a dire: ho capito. Poi si girò verso destra, rivolto a Medvedev, e ciàààffff! Questa volta lo schiaffò si sentì proprio forte. Dmitri lo guardò interdetto e anche preoccupato, come uno che dice: che ho fatto? Ma Vlady lo guardò dritto negli occhi e disse: Più non dirò. Allora Med, come lo chiamavano al Cremlino, si rivolse al Papa e disse: E a lui? E indicò Zelensky, che stava un po’ a sinistra. Con lui facciamo i conti dopo, rispose Francesco; più non dirò.

Volodymyr sgattaiolò fuori dalla stanza e chiamò Washington: Hey Joe, il Papa ha detto che dopo facciamo i conti. Tu che hai fatto in Ucraina prima dell’invasione? chiese Biden. E tu con tuo figlio? Rispose Zelensky. Zac! Cadde la linea e poi tu-tu-tu…

Il Presidente era indignato. Questi europei! Infidi e sempre intorno ai soldi; peggio delle api intorno al miele. Chiamatemi Bruxelles, disse ai suoi collaboratori. Hey Joe! La voce dall’altro capo del telefono suonò argentina. Hello, Dolly. Dimmi un po’: com’e questa storia dei parlamentari europei corrotti? Eh, Joe; gli italiani, gli italiani… E sono repubblicani, vero? No, Joe, Democratici. Democratici! Come noi!? No, Joe, questi si chiamano Democratici perché sono del Pd. Esiste questo partito? No, esistono solo i parlamentari. Ah, ecco.

E hanno svenduto i valori dell’Occidente per un pugno di dollari? No, erano euro, Joe, e poi erano valigie piene. Vergogna!

E l’Italia come ha reagito, Mario che ha detto? Hey Joe, Mario non c’è più, adesso in Italia c’è una donna. Ah, sì, è vero: Ciumachella de Trastevere. No, Joe, si chiama Giorgia. E tu come lo sai? Hey Joe, io sono la presidente della Commissione. Quando diventò il presidente del Consiglio lei venne a presentarsi. Io sono Giorgia, disse. Sono una donna, sono una madre. Io la interruppi: anch’io sono una donna e sono una madre; e mi chiamo Ursula.

Come la coalizione? chiese lei. Sì. Uh, che piacere conoscerte! Come sei caruccia, e sti bei capelli che c’hai come fai a tenelli sempre così pettinati? Che ce metti la lacca? Sì, è fresh, come diciamo noi; pensa che a me quando ci siamo visti ha detto: Hey Joe, quanno vieni a Roma te faccio magnà ‘na pajata c’a Uascinton manco s’a sognano.

Ma adesso come vanno le cose in Italia, c’è democrazia, i cittadini sono tutti uguali? Sì, sì, pensa che lì i migranti possono fare le cooperative per aiutare i migranti e si possono comprare le Vuitton; e poi ci sono quelli che festeggiano il Msi.

Il Mes? No, il Msi, è un’altra cosa. Gli italiani sono gli italiani, Joe, non cambiano mai. Ah.

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