Ristoranti
In Basilicata c'è un menù a prezzo fisso per le famiglie con bimbi
La Regione anticipa l’idea che il Ministero lancerà nel 2024. «Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più» nel protocollo anti-inflazione. La ristorazione cerca nuove strade
POTENZA - Dal Mimit (Ministero delle Imprese e il Made in Italy) una proposta per avvicinare le famiglie al ristorante. L’hanno battezzata «Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più, mira a contrastare l’aumento dei prezzi nei ristoranti e ad attrarre famiglie con figli offrendo menù a prezzi fissi, a 10 euro, come parte di un protocollo anti-inflazione sui beni di prima necessità.
Una misura, insieme a piatti locali a prezzi sostenibili e offerte scontate, che dovrebbe partire il primo gennaio 2024. Per ora si registra un atteggiamento di scetticismo tra i ristoratori alle prese con una fase particolarmente complicata per il generalizzato calo dei consumi, anche se le aspettative per le festività natalizie sono buone. «In verità quasi tutti i ristoranti lucani – dice Michele Tropiano, presidente Federalberghi Basilicata e «punto di riferimento» per i ristoratori Fipe-Confcommercio – applicano già un prezzo scontato per i bambini al tavolo con i genitori o comunque con adulti. I problemi vecchi e nuovi sono altri».
Tropiano li elenca: i vecchi problemi sono legati all'attrattività del settore e alla carenza di personale, oltre ai problemi di liquidità e di gestione amministrativa delle imprese, che presentano criticità anche legate all'inflazione. I nuovi problemi sono legati soprattutto ai fatti di contesto, con queste crisi internazionali che trasferiscono criticità anche sul nostro Paese, in particolare sul mondo della convivialità, del fuori casa. Secondo l’ultimo aggiornamento del Centro Studi Confcommercio in Basilicata a settembre scorso sono 2.881 le imprese di servizi di ristorazione di cui 1498 sono solo ristoranti a cui si aggiungono 1.342 bar che per almeno un terzo si occupano anche di «pasti» o comunque somministrano alimenti...