l’evento

Abel Ferrara torna a S. Giovanni Rotondo per il suo «Padre Pio»

Redazione online

Prima nazionale del film in versione italiana. Domani e domenica le proiezioni. il regista e lo sceneggiatore Braucci incontreranno il pubblico

Abel Ferrara domani e domenica a San Giovanni Rotondo. Tutto esaurito per la prima nazionale del film in versione italiana. Dopo la presentazione in lingua originale alla 79a edizione della Mostra  Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la città di san Pio si appresta ad ospitare la prima nazionale del film «Padre Pio» in versione italiana. Il sindaco Michele Crisetti dice: «Siamo orgogliosi. L’evento che ospiteremo con i frati Cappuccini sarà l’ennesima dimostrazione del grande messaggio spirituale di san Pio e della sua grande forza internazionale».

Importante la risposta del pubblico: in poche ore è stata raggiunta la capienza massima di posti liberi messi a disposizione per la serata di domenica, mentre domani si accede per invito. Attesa anche per la masterclass dedicata agli studenti che il regista newyorkese terrà domenica mattina. Un evento di portata internazionale, che non poteva svolgersi in una cornice più consona di quella dei luoghi in cui il santo ha vissuto. «Abbiamo sostenuto questa produzione fin dalla fase delle riprese, con l’auspicio che un’opera d’arte diretta da uno dei maestri del cinema contemporaneo possa avvicinare alla figura di Padre Pio quanti sono lontani dalla fede, come prima tappa di un percorso di rinascita spirituale», ha fatto sapere padre Francesco Dileo, rettore del santuario di Santa Maria delle Grazie e della chiesa di San Pio.

Domani alle 18, nell’Auditorium della chiesa di San Pio, ci sarà la proiezione del film e, a seguire, il regista Abel Ferrara e lo sceneggiatore Maurizio Braucci incontreranno il pubblico. La serata sarà condotta dall’attrice e cantante Martina Difonte, reduce dal red carpet di Venezia con La Grande Guerra del Salento, in collaborazione con il giornalista Gennaro Tedesco, che ai fatti del 1920 ha recentemente dedicato un documentario. Domenica alle 9 il regista terrà una masterclass dedicata ai giovani (info: filmpadrepio2022@gmail.com), e alle 20 ci sarà la proiezione aperta a chi ha prenotato ed ha ricevuto conferma dall’organizzazione dell’evento. Girato in provincia di Foggia e ambientato alla fine della Prima guerra mondiale, il film racconta in maniera inedita la stimmatizzazione del frate cappuccino, interpretato dalla star hollywoodiana  Shia LaBeouf, e in parallelo l’eccidio avvenuto a San Giovanni Rotondo nel 1920, uno dei fatti più importanti di quel periodo storico, una storia spesso al centro di polemiche e divisioni. L’opera è stata realizzata anche grazie al contributo e al patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – Ministero della Cultura e della Apulia Film Commission. Girato in gran parte nell’abbazia di Santa Maria di Pulsano a Monte Sant’Angelo e poi a San Marco La Catola, il film colpisce e sgomenta sin dalle prime immagini. Abel Ferrara individua nella Puglia arcaica e ribelle, materica e misterica di un oltre secolo fa, lo scenario tragico e «profetico» di un dilemma della Modernità: da una parte la ricerca spasmodica dell’Assoluto, dall’altra lo «scandalo» della Storia con le sue miserie, la violenza e la corruzione, ma anche i moti contro l’ingiustizia e il desiderio di riscatto popolare. 

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